Chiesa
Da mons. Luigi Renna il riconoscimento formale della Confraternita dell’Idria
Il decreto vescovile arriva a distanza di 15 anni dalla costituzione della congregazione religiosa

Con proprio decreto, l’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha formalmente attribuito il riconoscimento ecclesiastico alla Confraternita “Santa Maria dell’Idria” di Biancavilla. La congregazione religiosa, costituita nel 2010, ha registrato negli anni una continua crescita fino ad arrivare oggi ad una sessantina di confratelli e consorelle. Adesso arriva l’atto ufficiale con cui il capo della Chiesa catanese dà il riconoscimento con personalità giuridica canonica. Allo stesso tempo, padre Giovambattista Zappalà, parroco dell’Idria, è stato nominato assistente spirituale. Al sacerdote è stato dato pure il titolo di confrate onorario.
L’atto di Renna (dopo il riconoscimento del 2016 della Confederazione diocesana delle confraternite) è un segno nei confronti di una realtà associativa ormai radicata ed inserita a pieno titolo nelle funzioni e nelle celebrazioni religiose. Come quelle dei “Misteri”, nel Venerdì santo di Biancavilla, occasione di fede ed eventi storico-culturali in cui le confraternite – ognuna con il proprio corpo statuario – sono protagoniste.
La notizia è stata data nel corso di una celebrazione eucaristica in preparazione della Pasqua, celebrata da padre Nunzio Schilirò, a capo dell’Ufficio diocesano “Confraternite”. È stata anche l’occasione per i confrati dell’Idria della vestizione formale del nuovo direttivo, eletto a fine 2024, e formato da Vincenzo Lavenia (presidente) e Agatino Sergi, Marisa Santangelo, Santi Pellegrino e Gino Nicolosi. Ammessi, inoltre, anche quattro nuovi confrati: Agata Tomarchio, Fabio Mazzaglia, Ylenia e Mario Amato. Altra novità di quest’anno è la realizzazione del medaglione in argento con i simboli della confraternita.
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Chiesa
Nella chiesa dell’Annunziata restauri in corso sui preziosi affreschi del ‘700
Interventi sulle opere di Giuseppe Tamo, il parroco Giosuè Messina: «Ripristiniamo l’originaria bellezza»

All’interno della chiesa dell’Annunziata di Biancavilla sono in corso i lavori di restauro del ciclo di affreschi della navata centrale, della cornice e dei pilastri. Ciclo pittorico di Giuseppe Tamo da Brescia, morto il 27 dicembre 1731 e sepolto proprio nell’edificio sacro.
Gli interventi, cominciati a febbraio, dovrebbero concludersi a giugno, ad opera dei maestri Calvagna di San Gregorio di Catania, che ben conoscono hanno operato all’Annunziata per diversi restauri negli ultimi 30 anni.
Il direttore dei lavori è l’arch. Antonio Caruso, il coordinatore per la sicurezza l’ing. Carmelo Caruso. Si procede sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Agrigento.
«Quest’anno la Pasqua è accompagnata da un elemento che è il ponteggio all’interno della chiesa. Il ponteggio – dice il parroco Giosuè Messina – permette il restauro della navata centrale e delle pareti, per consolidare l’aspetto strutturale della volta e ripristinare la bellezza originaria dell’apparato decorativo. Chiaramente questo ha comportato una rivisitazione del luogo, soprattutto con l’adeguamento dello spazio per permettere ai fedeli la partecipazione alla santa messa».
«In questa rivisitazione dei luoghi liturgici, l’Addolorata – prosegue padre Messina – quest’anno non ha fatto ingresso all’interno della chiesa a seguito degli spazi limitati, ma abbiamo preparato l’accoglienza in piazza Annunziata, esponendo anche esternamente la statua dell’Ecce Homo. La comunità, insieme ai piccoli, ha preparato un canto e poi il mio messaggio alla piazza. Un messaggio di speranza: le lacrime di Maria sono lacrime di speranza».
I parrocchiani dell’Annunziata stanno sostenendo le spese del restauro, attraverso piccoli lasciti e piccole offerte, per ridare bellezza a questo luogo di culto, tra i più antichi di Biancavilla.
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Chiesa
L’Arciconfraternita dei Bianchi tra impegno culturale e momenti religiosi
Conferenza sul pellegrinaggio nella storia e, a seguire, ingresso e vestizione di due nuovi confrati

L’ Arciconfraternita dei Bianchi ha organizzato nella chiesa del Purgatorio di Biancavilla due momenti religiosi caratterizzati sotto l’aspetto culturale e confraternale.
“Il pellegrinaggio nella storia tra penitenza e speranza”. È il tema della conferenza tenuta dalla prof.ssa Flavia Ferreto, docente di Storia della Chiesa alla Facoltà Teologica “San Paolo” di Catania, prendendo spunto dell’anno giubilare.
Il successivo momento confraternale è stato incentrato sull’ammissione e la solenne cerimonia di vestizione di due nuovi confrati: Pasquale Pepe e Gaetano Allegra. L’assistente ecclesiastico della confraternita, don Pino Salerno, nella benedizione dei segni distintivi della congregazione, ha sottolineato i valori cristiani e la responsabilità dell’appartenenza ad una aggregazione religiosa.
Infine, è stato presentato il Consiglio degli Ufficiali guidato dal Governatore Agostino Sangiorgio e composto da Salvatore Zinna, Giuseppe Nicotra, Antonino Milone e Salvuccio Furnari.
Il Consiglio si avvarrà della collaborazione dei confrati Salvatore Uccellatore, Filippo Leocata, Claudio Tropea e Marcello Cantone. L’appuntamento per tutti è il Venerdì Santo per portare la Madonna Addolorata nelle processioni mattutina e in quella serale dei “Misteri”.
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