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Andrea Ingiulla cala da subito la “scala reale” degli assessori designati

“E’ una squadra al completo, già pronta, perché noi siamo liberi da accordi e compromessi”

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Fina Greco, Salvo Spadaro, Margherita Messina, Grazia Ventura e Pietro Benina. Sono questi gli assessori designati da Andrea Ingiulla, candidato sindaco del Pd e del movimento “Biancavilla che vogliamo”.

«Una carica di entusiasmo e di freschezza, una formula che coniuga competenza, impegno sociale e passione autentica per la nostra città. È così che voglio annunciare la mia squadra di assessori, donne e uomini che, ogni giorno, si spendono per Biancavilla, ciascuno con capacità professionali riconosciute e caratteristiche peculiari che mettiamo a disposizione della comunità, con coraggio e determinazione».

Con queste parole Ingiulla ha comunicato alla stampa la sua squadra assessoriale. Tutti nomi non presenti in lista per il Consiglio Comunale. Ventura tuttavia vanta un’esperienza consiliare ed assessoriale con Pippo Glorioso.

«È una squadra al completo, già pronta, perché – specifica Ingiulla – noi siamo liberi da accordi e compromessi e non abbiamo bisogno dei diktat di soggetti politici esterni alla nostra città». Un riferimento chiaro alla scelta compiuta dall’avversario Antonio Bonanno di designare tre assessori.

«Ai cittadini – è l’appello di Ingiulla – bisogna dire, sin da subito, con chi si vuole amministrare la città, senza aspettare oltre, e io sono particolarmente fiero di aver fatto questa scelta e sono orgoglioso di avere loro al mio fianco, insieme a tanti amici che hanno scelto di candidarsi, di impegnarsi nella stesura di un programma condiviso con la gente, di voler sostenere questo progetto coraggioso per Biancavilla».

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Politica

«Il sindaco ci dica se ci sono le condizioni per stare in maggioranza»

Dopo lo “strappo” in aula, intervento del gruppo “Noi per Biancavilla”: toni amari ma conciliatori

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«Amarezza per quanto accaduto e pieno consenso sulla scelta politica adottata dal consigliere Fabrizio Portale».

Si esprime in questi termini, Nino Finocchiaro, responsabile del gruppo “Noi per Biancavilla”, rappresentato in Consiglio Comunale da Portale. Il riferimento è allo “strappo” verificatosi in aula, quando il consigliere non ha partecipato al voto per la scelta dei componenti biancavillesi per l’assemblea dell’Unione dei Comuni della Val Simeto (Biancavilla, Adrano, Santa Maria di Licodia e Centuripe). Un voto che, di fatto, ha escluso Portale, preferendo altri tre componenti di maggioranza (Rosanna Bonanno, Giorgia Pennisi e Marco Cantarella), oltre all’unico componente di minoranza, Melissa Pappalardo, eletta di diritto.  

«Tale scelta operata con il consenso del sindaco Antonio Bonanno ha di fatto tradito gli impegni assunti nei riguardi della nostra lista, già esclusa da ogni rappresentanza istituzionale sia in Giunta che in Consiglio Comunale», attacca Finocchiaro, facendo eco alle dichiarazioni già espresse a caldo da Fabrizio Portale a Biancavilla Oggi. Quest’ultimo aveva “avvisato” il primo cittadino di valutare l’uscita dalla coalizione di maggioranza.

La richiesta al sindaco Bonanno

«Chiediamo al sindaco, quale garante degli impegni assunti con la nostra lista e con oltre mille cittadini che l’hanno votata, di conoscere – ribadisce ora Finocchiaro – se sussistono ancora le condizioni politiche che hanno dato luogo all’accordo in sede di campagna elettorale e se ritiene ancora necessaria ed indispensabile la nostra presenza all’interno della maggioranza».

I toni di Finocchiaro sono comunque conciliatori: «Il nostro consigliere, nell’interesse della Città, nonostante il trattamento subito è disponibile a sostenere come ha sempre fatto, tutti gli atti amministrativi che il sindaco e la Giunta Municipale fino ad oggi hanno adottato e adotteranno, previo coinvolgimento sulle scelte importanti per la nostra città. Non si può pretendere che una forza politica possa sostenere l’attività dell’amministrazione comunale, se dovesse persistere un atteggiamento di chiusura e di esclusione sulle scelte che l’amministrazione e la maggioranza che la sostiene compiono nell’adozione degli atti amministrativi».

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