Fuori città
“Ciuri di Mungibeddu”, alle Vigne torneo di tennis con 32 partecipanti
Organizzata dalla famiglia Rapisarda, la competizione è stata voluta dal poeta Giuseppe Tomasello

Dalla poesia allo sport. Così il celebre concorso “Ciuri di Mungibeddu”, per anni motore culturale della poesia dialettale a Biancavilla, ha dato il nome ad un torneo di tennis “doppio misto”. L’idea è venuta proprio a Giuseppe Tomasello, il poeta-contadino che di quella manifestazione è stato tra gli animatori.
La competizione tennistica ha visto 32 partecipanti, di ogni età, suddivisi in 16 squadre miste uomo donna, sfidatisi in queste settimane.
Ad organizzare il torneo, la famiglia Rapisarda, che ha messo a disposizione il proprio campo privato, in zona Vigne.
«Siamo onorati di poter promuovere nel nostro territorio iniziative sane che aiutino le persone ad aggregarsi», dice a Biancavilla Oggi il dott. Vincenzo Rapisarda. «Lo sport e il tennis, in questo caso, rappresentano –sottolinea Rapisarda– una grande opportunità per ritornare a quella normalità che il Covid ci ha tolto. I giovani hanno bisogno di eventi che siano da motore e sprone per un continuo miglioramento. Siamo felici di poter dare il nostro piccolo contributo insieme ai tennis club locali di Adrano, Biancavilla e Santa Maria di Licodia, che da anni fanno uno straordinario lavoro in tal senso».
Il primo premio del torneo è stato conquistato dalla coppia formata da Eleonora Catalano e Gianluca Cantarella. Sono un’eccellenza nel territorio e promettono di andare avanti in competizioni più importanti per rendere onore al comprensorio etneo.
«Uno sport elegante da sembrare poesia»
A tutti i partecipanti dato in omaggio un libro del poeta Tomasello, “Spinnagghi di sciuri ppi lu ventu”, una raccolta di poesie che mette in relazione l’iniziativa sportiva con l’importanza di preservare la cultura e le tradizioni locali.
All’incontro di premiazione, letti anche alcuni versi di Tomasello e ascoltate sue composizioni musicate da Nilla Pizzi.
«Sono contento ed emozionato di vedere tante persone e tanti giovani coinvolti in questa festa dello sport», ha detto Giuseppe Tomasello. «Ho pensato a questo torneo vedendo i miei nipoti e pronipoti giocare. Ho capito che dietro alle regole e ad ogni partita, ci sono impegno e passione. La stessa che io per molti anni ho coltivato nella poesia. D’altronde, questo sport è così bello, armonico ed elegante da sembrare una vera poesia».

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Fuori città
Il monachesimo e San Placido, lezione di Filadelfio Grasso ad alunni modenesi
Via meet, incontro dello studioso con le quinte classi della scuola “Cavedoni” di Levizzano Rangone

Lezione, nella scuola “C. Cavedoni” di Levizzano Rangone, in provincia di Modena, sul monachesimo in Occidente, su San Benedetto da Norcia e su San Placido. A tenerla in collegamento via meet è stato Filadelfio Grasso del circolo “San Placido” di Biancavilla.
Collaboratore di Biancavilla Oggi e studioso di storia e tradizioni locali, Grasso è stato invitato a parlare agli alunni di quinta elementare dall’insegnante Giuseppe Gugliuzzo, anche lui biancavillese e altro nostro apprezzato collaboratore.
Il grande contributo del monachesimo in Italia e in Europa, l’ordine sociale distrutto dai barbari, l’apporto dato alla cultura con la nascita delle biblioteche presso i monasteri. Sono alcuni argomenti trattati da Grasso. Lo studioso si è poi soffermato pure sulla figura di San Placido, discepolo di San Benedetto e patrono di Biancavilla, che subì il martirio a Messina, secondo la tradizione.
Una lezione ricca di spunti, una storia ricca di fascino. Suscitato l’interesse dei piccoli studenti, che hanno posto diverse domande a Grasso sul monachesimo occidentale e sulla devozione di San Placido alle pendici dell’Etna. Copia del libro di Filadelfio Grasso sul patrono di Biancavilla sarà donata alla biblioteca della scuola modenese.
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Fuori città
Lava, neve, cielo stellato: l’Etna visto da Biancavilla dall’astrofotografo Tumino
Un magnifico contrasto di colori in una spettacolare immagine notturna del Vulcano in eruzione

Una foto spettacolare dell’Etna con una lingua di lava sul manto della neve che ricopre il Vulcano. Un contrasto tra il rosso fuoco e il bianco sotto un cielo di stelle. Lo scatto fotografico è stato effettuato dal versante di Biancavilla il 10 febbraio alle ore 23.38. L’autore è Gianni Tumino, il noto astrofotografo di Ragusa, le cui immagini spesso hanno fatto il giro del mondo.
Membro dell’Associazione Iblea di Divulgazione Astronomica “Giovanni Battista Odierna”, Tumino ha sviluppato una passione per l’astrofotografia fin da giovane. Di professione consulente aziendale nel settore delle energie rinnovabili, dedica il suo tempo libero all’osservazione e alla fotografia del cielo notturno.
Una delle sue opere più celebri è “Stars Trail over Ragusa”, una fotografia che cattura le scie stellari sopra la città di Ragusa. Questo scatto è stato selezionato dalla NASA come Astronomy Picture of the Day il 28 marzo 2020. Le sue fotografie sono state pubblicate su diverse piattaforme, tra cui The World At Night (TWAN), dove ha condiviso immagini come “Mediterranean Star Trails” e “Supermoon Trail”.
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