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«Il mio bambino salvato da emorragia, ecco il nostro omaggio a San Placido»

La testimonianza di umanità e di fede di una mamma, legata alla devozione verso il patrono della città

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© Foto Biancavilla Oggi

A vederlo aggirarsi in basilica, con la sua tonachetta di piccolo devoto, non sembra che, poche settimane fa, ha rischiato la vita. Eppure, Placido, un bambino di 8 anni di quarta elementare, ha vissuto momenti drammatici. E con lui, la sua famiglia, caduta nella disperazione. Il piccolo ha avuto uno choc emorragico, dopo un primo intervento all’intestino. È finito in Rianimazione, poi un’ulteriore complicazione. I medici dell’ospedale “Garibaldi Nesima” lo hanno salvato.

Ma la mamma, che con il marito, è in preparazione per fare ingresso nel Circolo “San Placido”, di cui fa già parte il bambino, crede nella forza della fede. I devoti dell’associazione religiosa hanno dato il loro sostegno di preghiera nei momenti cruciali.

E adesso, proprio nel giorno in cui la comunità cattolica di Biancavilla celebra l’anniversario storico del patrocinio cittadino per il martire benedettino, il piccolo Placido e la sua famiglia hanno voluto compiere un gesto simbolico ma carico di significato. A conclusione della messa, dopo un passaggio nella cappella settecentesca dedicata al patrono, hanno voluto fare un omaggio floreale davanti all’edicola votiva con l’effige di San Placido, posta nella parete esterna laterale della basilica.

A margine, la mamma di Placido ha voluto dare a Biancavilla Oggi la sua testimonianza umana e di fede, condividendo il racconto dell’esperienza vissuta.

«Mio figlio ha cominciato ad avere febbre, che continuava ad aumentare. Da un controllo effettuato all’ospedale “Garibaldi Nesima”, si pensava che avesse un problema di appendicite. In realtà si è scoperta una malformazione congenita dell’intestino, nonostante non avesse mai avuto alcun sintomo. È stato operato, tutto era andato bene».

Dopo poche ore, il quadro clinico è precipitato, mettendo in allarme il personale sanitario. «Il bambino –racconta ancora la mamma– ha avuto un’emorragia interna. Da qui, la rianimazione perché era arrivato al punto da non avere pressione sanguigna. La paura è stata tanta, ha veramente rischiato. È stata, quindi, necessaria una nuova operazione, questa volta particolarmente delicata, per fermare l’emorragia. Dal pomeriggio alla notte mio figlio è stato sottoposto a due interventi chirurgici di 6 ore complessive. Quando poi è stato portato in camera, purtroppo ha avuto un’infezione, conseguenza dell’intervento. Sono stati ulteriori momenti di grande apprensione»

Medici ed infermieri si sono mobilitati per Placido. Il loro è stato un impegno costante. La mamma, però, ha sentito l’esigenza di un conforto che andasse al di là delle terapie.

«Così –dice a Biancavilla Oggi– mi sono rivolta al Circolo “San Placido”. Avevo bisogno di conforto. I medici hanno fatto il loro lavoro. Ma io sono sicura che il mio bambino, che ha lottato come un leoncino, nonostante i suoi 8 anni, è stato tenuto per mano e accompagnato in questo percorso. Adesso è completamente ristabilito e sembra che non abbia avuto assolutamente nulla».

«In quei momenti ho sentito l’affetto e la preghiera di padre Pino, del Circolo, dei compagni di classe e delle insegnanti. Abbiamo superato un prova difficile e adesso siamo qua. L’omaggio floreale a San Placido è un piccolo gesto della nostra famiglia. Un ringraziamento dovuto».

Un rapporto, quello tra il bambino e la figura del santo, che non è nato in queste ultimissime settimane. Anzi.

«Mio figlio -prosegue il racconto- ha avuto sempre questo legame con il patrono di Biancavilla. Un paio di anni fa, mentre aspettavamo l’inizio della messa, mi disse “Mamma, io sono devoto di San Placido dalla nascita”. Quando eravamo in ospedale, il presidente del nostro circolo, Placido Lavenia, aveva pubblicato su Facebook un’immagine 3D del santo. Mio figlio continuava a guardarla e lo ha fatto un’ultima volta, entrando in sala operatoria per la prima operazione. Io ho avuto un rapporto particolare con le infermiere. Una di loro, mentre piangevo ed ero crollata, mi ha detto: “Stai tranquilla. Tuo figlio ha toccato le porte del Signore. È ritornato indietro e adesso andrà solo a migliorare».

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Chiesa

Nuovi ingressi nella Confraternita della parrocchia dell’Idria di Biancavilla

Il governatore Giovanni D’Agati: «I piccoli confrati ci permettono di guardare avanti con fiducia»

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Nei giorni precedenti la Settimana Santa, come ogni anno, la confraternita “Santa Maria dell’Idria” di Biancavilla festeggia la sua fondazione con una messa nella quale si tiene il rito della vestizione dei nuovi confrati.

Agata Tomarchio, catechista nell’omonima parrocchia, e Fabio Mazzaglia, simpatizzante da circa dieci anni, hanno iniziato ufficialmente il loro percorso di noviziato all’interno della confraternita, sotto la direzione spirituale dell’assistente ecclesiastico e parroco dell’Idria Giovambattista Zappalà.

A fare il loro ingresso ufficiale nella confraternita anche 8 giovanissimi: Sofia e Giuseppe D’Agati, Vittoria Palermo, Vito Leonardi, Bruna Aricò, Alessia e Serena Ventura e Giulia Lentini, che hanno iniziato il loro percorso 3 anni fa.

«La gioia di vedere piccoli confrati nella nostra realtà – dichiara a Biancavilla Oggi il governatore della Confraternita, Giovanni D’Agati – ci permette di guardare avanti con fiducia. I ragazzi, oltre ad essere figli di genitori confrati, sono attivamente impegnati nel catechismo, nel coro parrocchiale e come ministranti».

Costituita il 22 gennaio 2010 con il supporto dell’allora parroco Salvatore Nicoletti e su iniziativa dei coniugi Giovanni D’Agati e Valeria Bivona, la congregazione conta attualmente 54 confrati. 

Dal Venerdì Santo dello stesso anno la confraternita è parte attiva della processione dei “Tri Misteri” a Biancavilla e porta in processione il simulacro del Cristo crocifisso, restaurato nel 2022 dopo essere stato danneggiato dal terremoto del 2018.

Diverse sono le iniziative della confraternita in cantiere per questo anno pastorale. Tra queste, la Via Crucis per le vie della parrocchia in collaborazione con altri gruppi parrocchiali e una giornata di servizio di volontariato presso la mensa della Caritas di Catania a supporto del team del vice presidente diocesano Salvo Pappalardo.

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