Storie
È di Biancavilla e ha 18 anni: Matteo nella miniserie Sky di Niccolò Ammaniti
Nel cast di “Anna”, tratto dall’omonimo romanzo: «Bellissima esperienza, mi piacerebbe studiare recitazione»
Ha partecipato ad una serie di provini, prima a Catania e poi a Palermo. Lo ha fatto senza illusioni, mantenendo i piedi ben piantati a terra. Ma adesso si ritrova nel cast di “Anna”, la miniserie televisiva di Sky, tratta dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti.
La sua è una parte secondaria, ma si tratta di un esordio promettente. Un primo significativo passo per Matteo Scaccianoce, di Biancavilla, 18 anni appena compiuti.
«Un’esperienza bellissima, soprattutto perché non avevo mai fatto un provino ed è andata bene», dice Matteo a Biancavilla Oggi. Resta in trepida attesa per vedere su Now Tv e Sky Atlantic la serie in sei episodi, che sarà in programmazione e on demand dal 23 aprile.
La serie racconta un mondo post-apocalittico, nel quale un virus ha sterminato tutti gli adulti, lasciando bambini selvaggi, in una Sicilia suggestiva ed angosciante. Toccherà ad Anna intraprendere un viaggio avventuroso verso il continente, nella speranza di trovare una cura per sé e per l’umanità.
Matteo veste i panni di un “bullo”, appartenente ad un “branco” di ragazzi. La sua parte dovrebbe apparire nella puntata finale.
«Sono stato impegnato per quattro giorni in riprese sull’Etna e adesso non vedo l’ora di vedere, da spettatore, la serie in televisione», dice Matteo. E ricorda come nell’ultimo provino a Palermo sia stato Niccolò Ammaniti a volerlo conoscere.
Studente al quinto anno del liceo linguistico “De Sanctis” di Paternò ed allievo di pianoforte al Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania, Matteo valuta la possibilità di intraprendere un percorso formativo di recitazione, magari a Roma, come gli è stato suggerito durante le riprese.
«È un mondo che mi piace e mi affascina fin da quando, all’età di 10-12 anni, ho finito di guardare i cartoni animati per interessarmi alle serie. Ricordo –racconta ancora Matteo– che guardavo e osservavo pure i backstage. Poi ho avuto le mie esperienze nella compagnia dei “DB Friends” di Biancavilla con alcuni spettacoli. E adesso questa piccola, ma importante esperienza televisiva. Spero tanto che sia la prima di una lunga serie». Glielo auguriamo.
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Fuori città
I cent’anni di nonna Rosa Leocata, uno sguardo dolce che sa di giovinezza
Trasferitasi 15 anni fa da Biancavilla in Lombardia: festeggiata dal Comune e dalla parrocchia di Parona
Sette anni fa si è trasferita da Biancavilla a Parona, comune di 1900 abitanti in provincia di Pavia, dove vive con la nuora. Adesso che ha compiuto 100 anni, nonna Rosa è stata festeggiata dal piccolo comune lombardo. Per lei si sono mossi l’amministrazione comunale e la comunità parrocchiale di “San Pietro Apostolo” con padre Riccardo Campari. Il sindaco Massimo Bovo, in fascia tricolore, ha omaggiato la signora Rosa con un mazzo di fiori e una targa ricordo. A fianco a lei, le nipoti Rossella e Ramona Lavenia, Alfio La Delfa e Alessio Leotta, i pronipoti Alice e Francesco, la nuora Eveline Leleu.
Una vita lunga un secolo, quella di Rosa Leocata, nativa di Adrano, ma trasferitasi nel 1927 a Biancavilla, dove ha incontrato l’uomo della sua vita. Dal matrimonio con il marito Placido Lavenia, noto per il suo salone di parrucchiere per uomini e donne, sono nati tre figli: Vincenzo, Carmelo e Santina.
Nel racconto della sua vita non mancano, certo, cicatrici e rimpianti. Rimasta orfana di madre, non ha completato la scuola e, ancora oggi, quando il pensiero torna alla sua infanzia, il suo sguardo si riempie di malinconia: «Se solo avessi potuto studiare…». Ma da bambina imparò presto a lavorare, per poi lavorare come sarta, mostrando una dedizione e un senso del dovere che sarebbero stati il filo conduttore della sua esistenza. Il dolore più grande: la morte prematura dei figli.
«Segnata da sacrifici, dolori, amore sconfinato e una forza d’animo che le ha permesso di attraversare il tempo con dignità e dolcezza. La sua – raccontano i nipoti – è la storia di una donna che ha saputo affrontare ogni avversità trasformandola in un gesto d’amore per chi le stava accanto».
«Un esempio di resilienza»
Nonostante la lontananza dalla Sicilia, a dispetto della sua età, sa maneggiare il tablet ed è solita leggere Biancavilla Oggi per tenersi informata sul suo paese d’origine.
«Nonna Rosa – raccontano ancora i familiari – non ha mai smesso di essere una presenza stabile e affettuosa per chiunque le sia vicino. La sua casa è il rifugio di ricordi dolci e amari, raccontati con una lucidità sorprendente e uno sguardo che, a 100 anni, ancora sa di giovinezza».
«La sua non è solo la testimonianza di un secolo di storia, ma è il simbolo di una donna che non si è mai lasciata piegare dalle difficoltà. Oggi, nella sua lunga vita, possiamo leggere l’essenza stessa della resilienza: la capacità di amare oltre il dolore, di donarsi senza riserve, di accogliere il futuro con un sorriso, nonostante tutto».
Ecco perché questo speciale compleanno ha anche il valore di una conquista. E un’occasione di affetto e gratitudine, che in questo giorno unisce Biancavilla e Parona: «Alla nostra nonna centenaria, l’augurio di continuare a essere l’anima gentile che ispira chiunque abbia la fortuna di conoscerla. Buon compleanno, Rosa: cento anni di te sono un regalo per tutti noi».
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