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A Biancavilla i giovani più esposti al Covid: contagiati pure quattro bambini

Dall’elaborazione dei dati epidemiologici emergono particolari e aspetti che smentiscono false convinzioni

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di VITTORIO FIORENZA

I negazionisti se ne facciano una ragione: il coronavirus esiste e non guarda in faccia nessuno. L’elaborazione effettuata dall’amministrazione comunale di Biancavilla, sulla base dei dati sui contagi resi finora disponibili dall’Asp di Catania, offre una panoramica inedita e più precisa dell’epidemia.

Il primo aspetto che salta agli occhi: tra i biancavillesi sottoposti a tampone, che poi ha evidenziato la positività al virus, ci sono pure quattro bambini. Sono due maschi e due femmine. Hanno un’età di 8, 9, 11 e 13 anni. Alcuni di loro hanno accusato sintomi, altri no. Fortunatamente le loro condizioni non destano preoccupazione. Certo, va detto che l’incidenza della malattia in età infantile è minima e le scuole restano luoghi sicuri e sotto controllo. Ma la presenza di quattro bambini nell’elenco dei contagiati ci ricorda come l’infezione non conosca confini anagrafici (la persona contagiata più anziana, di contro, ha 95 anni).

E nemmeno confini di genere: tra i biancavillesi che hanno contratto il virus, ci sono il 50,4% di uomini e il 49,6% di donne.

Nel grafico elaborato dal Comune di Biancavilla (pubblicato di seguito) sorprende poi che nella distribuzione per fascia di età emerga una maggiore incidenza di tamponi positivi tra i 20 e i 30 anni, a dimostrazione che i giovani siano quelli meno cauti e quindi più esposti.

Altro dato da non sottovalutare è che tra i contagiati, l’8,4% è stato costretto a ricorrere al ricovero in una struttura ospedaliera, in reparti Covid o, nei casi più gravi, in Terapia intensiva. Anche su questo aspetto, bisogna ribaltare certe convinzioni, secondo cui sui letti d’ospedale ci finisco solo anziani. Falso: attualmente si sono una donna biancavillese di 35 anni e un uomo di 51 anni ricoverati.

Se si considerano che i decessi di questa seconda ondata siano stati a Biancavilla 5 (due uomini e tre donne), il tasso di mortalità risulta di circa il 3%. «E dire che c’è ancora chi ha il coraggio di negare l’esistenza del virus», commenta il sindaco Antonio Bonanno con tono di amaro sarcasmo.

Dietro ai numeri che danno un quadro sull’incidenza e sulle modalità di incidenza dell’epidemia Covid ci sono però storie umane. E anche le percentuali, piccole o grandi che siano, nascondono drammi umani. Come quello raccontato a Biancavilla Oggi da Roberto Palermo, figlio di una vittima Covid, che ci ha offerto una chiara testimonianza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp

Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24

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© Foto Biancavilla Oggi

La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.

Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.

I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).

Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.

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