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Titolare di macelleria contagiato dal coronavirus: il racconto del figlio
Ulteriore caso di infezione registrato a Biancavilla, all’ospedale disponibili i test rapidi per i cittadini

di VITTORIO FIORENZA
Nuovo contagio da Covid-19 a Biancavilla. Stavolta ad accusare i sintomi dell’infezione è stato il titolare di una macelleria, contagiato dunque dal coronavirus. Per lui è stato necessario il ricovero all’ospedale “San Marco” di Catania. La persona rimane comunque vigile. I casi di contagio in corso in paese sono adesso 5.
A comunicare l’ufficialità dell’ultimo contagio è stato il sindaco di Biancavilla, che ha accesso al data base messo a disposizione dall’Asp di Catania.
«Nelle ultime ore – ha scritto il primo cittadino – abbiamo dovuto prendere atto di un altro caso di positività al Covid 19. È il titolare di un’attività commerciale, costretto ad essere ricoverato all’ospedale San Marco di Catania. Così come da protocollo, i familiari sono in isolamento fiduciario».
«Tutta la mia vicinanza al nostro concittadino: sono certo che tutto andrà per il meglio», ha sottolineato Bonanno.
«Mio papà contagiato dal coronavirus»
Anche il figlio del titolare della macelleria contagiato da coronavirus ha voluto dare comunicazione su Facebook. Questo il suo racconto: «Papà ha accusato dei sintomi di stanchezza, come a volte può capitare a chiunque come lui svolge un lavoro intenso. Di conseguenza, avvertendo ancora di più sintomi di stanchezza, mercoledì non è più venuto in macelleria. Ieri mattina si sono presentati i sintomi febbrili. Allora, recatosi in ospedale è stato sottoposto a tampone, risultato negativo. Ma l’hanno trattenuto perché nel pomeriggio dovevano sottoporlo ad un secondo tampone, che in tarda serata ha dato esito positivo».
«Ci tengo a dire che, nonostante aver messo in atto tutte le procedure di prevenzione per noi e per i clienti, ovvero plexiglas sui banconi palette distanziali mascherine guanti igienizzante, santificante, etc. questo virus non si ferma davanti a niente. Non sappiamo il luogo e da chi è stato contagiato ma preghiamo che guarisca presto»
I casi di contagio che vedono una impennata anche nel territorio provinciale riguardano, quindi, pure Biancavilla. Il sindaco aveva comunicato nelle scorse ore il caso di una donna di 50 anni. Recentemente erano emersi anche i casi un medico e di un infermiere del pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.
Bonanno: «Disponibili test rapidi all’ospedale»
Proprio nella struttura sanitaria è possibile effettuare i test rapidi. «L’aumento dei casi di positività al Covid-19, impongono ancora più attenzione e determinazione nell’affrontare l’emergenza sanitaria», specifica il sindaco Bonanno.
«Ho chiesto ed ottenuto dall’Asp, che ringrazio sentitamente, che – continua il primo cittadino – a partire da domani pomeriggio possa essere inviato un numero congruo di Test rapidi all’ospedale di Biancavilla affinché chiunque ritenga di essere stato a contatto con soggetti risultati positivi possa sottoporsi al Test».
«Già da domani pomeriggio, per far fronte alla situazione vi sarà un potenziamento del personale riservato al servizio dei tamponi. I Test rapidi servono anche poter tracciare eventuali positività e limitare così potenziali contagi».
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Si è smarrito un bambino: carabinieri, vigili urbani e volontari cercano Nicolò
Il piccolo ha 8 anni, capelli castano chiaro e indossa una maglietta bianca e un paio di jeans blu

Apprensione a Biancavilla per un bambino di 8 anni, Nicolò, di cui non si hanno notizie dalle ore 18. Si trovava con la famiglia in uno studio medico, all’angolo tra via Antonio Gramsci e via Privitera, quando il piccolo sarebbe stato attratto di un cane. Lo ha seguito fino a smarrirsi.
I familiari lo hanno cercato e chiamato per tutto il quartiere. Ma finora senza esito. Per questo sono in giro una pattuglia dei carabinieri e due della polizia municipale per rintracciare il bambino. A loro si sono aggiunti alcuni volontari della protezione civile.
Nicolò ha capelli castano chiaro, indossa una maglietta bianca Guess, jeans blu e scarpe blu della Puma. Chiunque lo notasse può chiamare il comando dei carabinieri e segnalare la sua presenza per essere ricongiunto ai familiari, residenti in via Matteotti.
AGGIORNAMENTO
Il bambino è stao ritrovato. O meglio, è tornato a casa da solo. Dalla compagnia dei carabinieri di Paternò erano anche arrivati rinforzi. Per fortuna, il piccolo è ora con la sua famiglia.
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