Cronaca
Via Canada, ruspa in azione all’alba: garage abusivo demolito in tre ore




Ruspa al lavoro per demolire l’immobile abusivo di via Canada
Alle 5 del mattino, via all’abbattimento del secondo immobile abusivo. Nessuna folla inferocita. Nessun disordine. Polemiche a causa del sollevamento di polveri, potenzialmente inquinanti per le fibre di amianto.
di Vittorio Fiorenza
I cronisti hanno ricevuto la telefonata della proprietaria dell’immobile, in lacrime e disperata, alle 5 del mattino: «Per favore, venite anche voi: qui ci sono già le ruspe. Stanno per demolire, aiutatemi». Quando ancora era buio, carabinieri e polizia municipale hanno transennato le strade di tutta la zona, mentre il mezzo meccanico ha cominciato a picchiare sull’edificio: un garage di 200 metri quadrati, con divisioni interne, in via Canada, nella parte a nord di via Cristoforo Colombo, zona storica del “mattone selvaggio”. In poco più di tre ore, l’operazione di abbattimento, ordinata dalla Procura di Catania per effetto di una sentenza di condanna definitiva ed eseguita dal Corpo forestale dello Stato, è stata completata. L’intero edificio, costruito nel 1992, raso al suolo.
È il secondo immobile abusivo, dopo la casa di via Cellini, a sud di Biancavilla, ad essere sbriciolato dalla ruspa.
Questa volta, però, non si sono viste le scene di rivolta e disperazione, i drammatici disordini, i blocchi stradali, gli scontri con le forze dell’ordine che avevano caratterizzato l’intera giornata dedicata alla prima demolizione. Ad assistere al lavoro di abbattimento sono stati i vicini, svegliati improvvisamente dal frastuono dei colpi inferti su muri e solaio dell’edificio in questione, e alcuni rappresentanti del comitato degli abusivi, costituitosi di recente. La reazione dei proprietari, tra sconforto, rabbia e rassegnazione, non ha comunque ostacolato l’esecuzione dell’ordinanza.
Momenti polemici degli abitanti del quartiere si sono avuti, invece, alla vista di nuvoloni di polvere sollevate dal crollo di pezzi di edificio, motivo di allarme per il conseguente “rischio amianto”. Ancor di più se si considera che il garage sarebbe stato costruito con materiali dell’ex cava di monte Calvario, da cui ha avuto origine l’inquinamento naturale, causa di 49 decessi per mesotelioma pleurico.
Il giorno prima erano state raccolte 300 firme per chiedere misure adeguate. Gli operai, in effetti, a differenza della precedente demolizione, stavolta hanno lavorato, sparando getti di acqua nebulizzata e con mascherina in faccia (la stessa fornita alle forze dell’ordine). Ma come spiega in questa intervista (LEGGI) il legale che rappresenta il comitato degli abusivi ci sarebbero gravi violazioni di sicurezza, per le quali si sta preparando un esposto.
Secondo quanto apprende Biancavilla Oggi non sono previste nell’immediato altre demolizioni nel centro abitato. Ce ne saranno certamente altre e riguarderanno costruzioni delle zone Vigne ed inserite all’interno del Parco dell’Etna. I fascicoli sui tavoli della magistratura catanese che riguardano casi di abusivismo sono diversi. Difficile sia per gli uffici della Procura che per l’Ufficio Tecnico Comunale fornire un dato preciso. Se quel numero di «500 immobili da demolire» (indicato a suo tempo –va sottolineato– da fonti comunali) è stato ridimensionato, le pratiche sarebbero comunque alcune decine e tra queste ci sarebbero pure abitazioni. L’allarme, dunque, non è rientrato. Poi c’è un altro fronte parallelo, seguito dal Comune, che è quello di una soluzione amministrativa per salvare parte degli edifici oggi a rischio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


Cronaca
Sequestrati 20 kg di pesce ad un ristorante di sushi di Biancavilla
Otto giovani in possesso di droga, sanzioni di 20mila euro per violazioni del Codice della strada


Controllo del territorio di Biancavilla da parte dei carabinieri della compagnia di Paternò, con il supporto dei colleghi della C.I.O. del 12° Reggimento “Sicilia” e del N.A.S. di Catania con operatori dell’Asp
Le verifiche si sono concetrata su 5 pub e ristoranti. In un ristorante di sushi, in particolare, è stata riscontrata la mancata tracciabilità dei prodotti ittici. Circostanza che ha determinato il sequestro di 20 kg di varie tipologie di pesce. Il titolare ha avuto sanzioni per 3500 euro.
Le operazioni dei militari si sono allargate nei luoghi di maggiore aggregazione serale dei ragazzi, da piazza Annunziata e Via Vittorio Emanuele al viale dei Fiori.
Per quanto riguarda le attività su strada, i militari hanno denunciato in stato di libertà un 27enne di Adrano, trovato in possesso di un bastone telescopico tipo “manganello” all’interno della propria utilitaria, fermata in un posto di controllo in viale dei Fiori. Segnalati alla Prefettura 8 giovani, tutti residenti tra Adrano e Biancavilla di età tra i 17 e 30 anni. Avevano complessivamente 5 dosi di marijuana, 2 di cocaina e 3 di hashish.
Consistenti infine anche i servizi finalizzati ad assicurare il rispetto delle norme del Codice della Strada. In tal senso, i militari hanno accertato che su 56 veicoli controllati, oltre un terzo era sprovvisto della copertura assicurativa. In due casi, i conducenti di 2 mezzi, sequestrati, si trovavano alla guida senza aver mai conseguito la patente. Sono stati, quindi, contestate 19 sanzioni amministrative, per un valore di circa 20mila euro. Ritirati due documenti di guida e circolazione e decurtati complessivamente 17 punti alle patenti di guida.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca2 mesi fa
Lite furibonda a Biancavilla tra quattro donne: intervengono i carabinieri
-
Cronaca3 giorni fa
Sequestrati 20 kg di pesce ad un ristorante di sushi di Biancavilla
-
Cronaca2 mesi fa
Luca Arena, sei anno dopo: «Felice delle mie scelte, sono un’anima libera»
-
Cronaca2 mesi fa
Ladri in azione in una villetta di Biancavilla ripresi dalle telecamere