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Il ritorno a scuola con mascherine tra speranze e timori per il coronavirus
Il sindaco Bonanno: «La responsabilità e la fiducia saranno gli anticorpi di cui abbiamo bisogno»
di VITTORIO FIORENZA
Il ritorno a scuola a Biancavilla, tra speranza ed incertezze, tra timori e voglia di normalità. Primo giorno per tanti alunni, di nuovo in classe dopo la chiusura imposta a febbraio. Un nuovo anno scolastico “strano”, certo. È un ritorno a scuola con lo spettro coronavirus. Tutti con mascherina al volto, gel igienizzanti all’ingresso e misuratori per la temperatura. Banchi e sedie disposti con distanziamento, aule riorganizzate con “segnaletica a terra”.
«Questa mattina mi sono svegliato con il pensiero rivolto ai nostri ragazzi», dice il sindaco Antonio Bonanno. «Loro che, oggi, a Biancavilla zaino in spalla si avviavano al loro primo giorno di scuola. I nostri ragazzi che si ritrovano a vivere una realtà certamente insolita e piena di tante incertezze e incredulità: la mascherina e la consapevolezza di doversi difendere da un virus invisibile e subdolo».
Già nelle settimane scorse, l’assessore alle Politiche scolastiche, Francesco Privitera, aveva svolto sopralluoghi nelle scuole e incontri con i dirigenti scolastici. Poi la decisione di fare slittare l’avvio dell’anno scolastico dal 14 al 24 settembre.
«La crescita e la formazione dei bambini non può e non deve arrestarsi. Per questo, da parte nostra, abbiamo messo in campo tutte le forze e le competenze necessarie per preparare al meglio l’avvio dell’anno scolastico. Così come hanno fatto anche i dirigenti scolastici, i docenti ed il personale che lavora nelle scuole. Uno sforzo di tutti per garantire una normalità che allontani qualunque timore e che ci permetta di riappropriarci della nostra quotidianità», ha detto il sindaco.
L’appello del sindaco Bonanno
La scuola spezzata. Era marzo. Il primo, tangibile segno dell’emergenza “Coronavirus” era stata la sospensione delle attività didattiche e la chiusura degli istituti. A Biancavilla coinvolti 4000 alunni. Si pensava che tutto si sarebbe risolto in qualche settimana. Invece, no: bambini a casa, didattica a distanza (non sempre garantita). Non era mai accaduto, dalla seconda guerra mondiale, che le scuole venissero chiuse per un così lungo tempo.
«Il Covid 19 –sottilonea Bonanno– ha stravolto l’organizzazione stessa di ogni scuola. Facciamo che diventi un’opportunità per migliorare le relazioni umane e instaurare un clima di unione e responsabilità. E proprio dalla responsabilità che ripartiamo».
Ecco perché il primo cittadino, per questo ritorno a scuola con lo spettro del coronavirus, ha voluto mandare un saluto, ma anche un appello. «Genitori, insegnati e ragazzi: collaboriamo tutti assieme per sconfiggere un virus che teme il rispetto delle regole e l’attenzione ai comportamenti. La responsabilità e la fiducia nella nostra azione saranno gli anticorpi di cui abbiamo bisogno per questo avvio di anno scolastico. Care ragazze e ragazzi, cari genitori e docenti: sono con voi in questo primo giorno di scuola».
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Il capitano Cipolletta: «La mafia qui attecchisce, ma Biancavilla cambierà»
Il saluto del comandante dei carabinieri, trasferito a Brescia: lascia in eredità il blitz “Ultimo atto”
«Biancavilla rappresenta un territorio che soffre di alcune problematiche, legate al fenomeno mafioso. Un fenomeno che attecchisce laddove purtroppo c’è ancora diffidenza nei confronti delle istituzioni e del lavoro degli investigatori. Ma tutto questo passerà perché c’è voglia di cambiamento. C’è un rinnovato interesse per la cosa comune».
Il comandante dei carabinieri della compagnia di Paternò, capitano Gianmauro Cipolletta, parlando nell’aula consiliare di Biancavilla, non nasconde la cruda analisi di un territorio a vivacità mafiosa, ma lo fa, salutando la città con un accorato ottimismo.
A chiamarlo al palazzo comunale è stato il sindaco Antonio Bonanno per rendere omaggio ad un uomo dell’Arma che ha conseguito brillanti risultati nel nostro territorio e che ora, dopo quattro anni dal suo insediamento, è destinato al trasferimento a Brescia.
«È inutile negarlo – ha detto il capitano nel suo intervento, affiancato dal mar. Francesco De Giovanni, comandante della stazione di Biancavilla – questo è un territorio nel quale delle persone, solo perché hanno un determinato cognome e nome, si permettono ancora di entrare nelle attività commerciali e chiedere, senza nessun titolo, del denaro per niente. Lo fanno con la paura, la minaccia, le intimidazioni».
Ma la risposta dello Stato non è mancata. Il cap. Cipolletta ricorda il blitz “Ultimo atto”, che nel settembre 2023, ha falciato il riorganizzato clan di Biancavilla con a capo Pippo Mancari u pipi, figura che evoca antichi fasti criminali degli anni ’80. «Un’operazione importantissima, dal punto di vista prettamente tecnico-investigativo, che è servita a disarticolare il clan esistente», ha sottolineato il comandante.
La notte dell’«Ultimo atto»
Un centinaio di carabinieri – quella notte del 13 settembre 2023 – hanno bussato alla porta di casa di presunti mafiosi, trafficanti di droga ed estortori, mentre sui cieli di Biancavilla sorvolava un elicottero per monitorare le attività. A mettere le manette ai polsi al boss, nella sua abitazione di Spartiviale, ci ha pensato proprio il cap. Cipolletta.
La gestione monopolistica del trasporto merci su strada, il traffico di droga, l’imposizione del pizzo ad attività commerciali e imprenditoriali: sono i filoni dell’inchiesta che ha portato 19 persone sul banco degli imputati. In 13 hanno scelto il rito abbreviato (con udienza fissata il 24 settembre), altri sei seguiranno il rito ordinario con prima udienza dibattimentale l’1 ottobre.
«Sono convinto – ha ribadito il capitano – che le cose cambieranno. Stiamo lavorando bene, tutte le istituzioni stanno lavorando bene. Ognuno deve fare la propria parte, dall’operaio al professionista a chi ha incarichi pubblici. Sappiate che i carabinieri danno il massimo per il ruolo sociale che hanno».
Cipolletta lascia una Compagnia che ha eseguito indagini su ogni fronte e una stazione di Biancavilla che dimostra un rilevante impegno quotidiano, sotto la guida del maresciallo Francesco De Giovanni. Parole di gratitudine sono state espresse dal sindaco Antonio Bonanno: «Un saluto a un professionista di rara qualità e un ringraziamento per i 4 anni di intenso lavoro nel nostro territorio». Ringraziamenti da parte del presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero. Presenti anche rappresentati dell’associazione antiracket “Libera Impresa”, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e di alcune organizzazioni di volontariato di Biancavilla.
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