Politica
Scalisi lascia il Consiglio Comunale ed al suo posto subentra un carabiniere
Avvicendamento nel gruppo “Riparti Biancavilla”, che manda in aula il primo dei non eletti: Antonio Bonanno

Il consigliere comunale Salvatore Scalisi si è dimesso da componente dell’assemblea cittadina. Il rappresentante della lista “Riparti Biancavilla” ha motivato la scelta con un accordo di turnover interno al proprio gruppo politico. Formazione che fa riferimento al presidente del Consiglio Comunale, Marco Cantarella, e all’ex primo cittadino Mario Cantarella.
«Le mie dimissioni –scrive Scalisi– non sono la volontà di disimpegnarmi nei confronti degli elettori che mi hanno votato. Ma, al contrario, di rafforzare ulteriormente l’impegno, cercando di concentrare tutto il tempo a disposizione a realizzare quelle che sono state le idee e i progetti della lista “Riparti Biancavilla”, continuando a stare tra la gente e aiutandola ogni volta che sarà possibile».
L’uscita dall’istituzione comunale di Scalisi comporterà la surroga del consigliere con il primo dei non eletti della lista “Riparti Biancavilla”. Si tratta di Antonio Bonanno (omonimo del primo cittadino), carabiniere impegnato nel Nucleo operativo della compagnia di Paternò. Bonanno entrerà in aula per l’insediamento ufficiale alla prima riunione utile.
«Dimettermi significa anche far entrare in consiglio comunale –ha specificato Scalisi– una persona, Antonio Bonanno, che sicuramente potrà portare un contributo competente e qualificato nelle scelte che affronteremo nei prossimi tre anni».
Una possibilità, questa, che era stata già anticipata da Biancavilla Oggi nelle scorse settimane, in occasione degli avvicendamenti assessoriali. Così, il cosiddetto “turnover” (pratica abusata quanto interiorizzata da tutti) tocca adesso anche l’assemblea cittadina. Non soltanto, quindi, la Giunta comunale, che tra alcune settimane vedrà altri ed ulteriori nuovi “cambi”. Avverranno con l’uscita degli assessori Mario Amato ed Enrica Neri e l’ingresso, a garanzia della “quota rosa”, della lista “Biancavilla mi piace”. Altro ingresso in Giunta dovrebbe essere proprio quello di Salvatore Scalisi, ora consigliere dimissionario. Una operazione, dunque, di porte girevoli, come negli anni passati se ne sono viste e riviste. Giochi della politica…
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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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