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Un Sos inascoltato da diversi anni «Vara di S. Placido da restaurare»

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di Vittorio Fiorenza

L’incidente nel corso della processione serale di San Placido, che ha causato il ferimento alla testa di un devoto, a causa del distacco di un “angelo” in legno posto nella parte superiore, ripropone la questione della sicurezza.

Che la vara del patrono, di proprietà del Comune, necessiti di una serie di interventi di manutenzione e di restauro, è cosa nota e risaputa. Già da anni, il Circolo San Placido, anche sotto la presidenza di Alessandro Rapisarda, aveva chiesto alla precedente amministrazione comunale di intervenire con proprie somme, oltre ad avere avuto un’interlocuzione informale pure con l’allora assessore regionale al Turismo, Sandro Pappalardo. Interventi necessari non per finalità “estetiche”, ma per finalità di sicurezza, da garantire durante la processione lungo le strade del centro storico.

Eppure, dal Comune non è stato dato peso a quella esigenza. Ad onor di cronaca, va precisato non è stata protocollata una formale richiesta da parte ecclesiastica né negli anni passati né negli ultimi mesi.

L’incidente dell’altra sera, verificatosi appena dopo piazza Cavour, che ha interrotto la processione per una decina di minuti e costretto il ferito alle medicazioni presso il pronto soccorso dell’ospedale di Biancavilla, fa riemergere comunque la questione, da affrontare in tempo per le festività del prossimo anno.

E tocca ora al sindaco Antonio Bonanno prendere in mano la situazione con interventi antitarlo ed interventi di manutenzione meccanica, a cominciare dal sistema dei freni.

«Sono dispiaciuto per l’accaduto ed auguriamo una pronta guarigione al devoto ferito, che peraltro è anche un nostro dipendente comunale», dice a Biancavilla Oggi il primo cittadino. «La Chiesa ed il Circolo San Placido – continua Bonanno – troveranno disponibilità nella mia amministrazione per verificare, supportare e migliorare la sicurezza della vara con gli opportuni interventi».

Una nota è stata diffusa pure da Placido Lavenia, presidente dell’associazione dei devoti: «Siamo ancora scossi dall’incidente che nel corso della processione di San Placido ha coinvolto un nostro confratello. Uno degli angeli posti nella parte posteriore della vara si è improvvisamente staccato, cadendogli addosso. L’angelo in legno ha ferito fortunatamente in maniera non grave il nostro caro fratello nella fede. Gli siamo vicini con la preghiera e il nostro affetto. Vigileremo per evitare che in futuro possa accadere nuovamente un così grave incidente. La sicurezza deve essere al primo posto in queste manifestazioni pubbliche».

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Chiesa

L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»

Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»

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© Foto Biancavilla Oggi

Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.

«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.

«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».

Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».

Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.

Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.

Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».

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