Cronaca
Incidente durante la processione: ferito un devoto di San Placido
Incidente nel corso della processione di San Placido. Uno degli angeli posti nella parte posteriore della vara si è improvvisamente staccato, cadendo addosso ad uno dei devoti del Circolo San Placido, che ha il compito di azionare il freno durante le manovre. L’elemento in legno ha colpito il malcapitato in testa, ferendolo.
Sul posto è stata chiamata un’ambulanza della Croce Rossa. I volontari hanno eseguito le prime medicazioni e poi hanno trasportato l’uomo al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla per ulteriori accertamenti. Per lui, cinque punti di sutura e un sospetto lieve trauma cranico.
Il fatto è accaduto quando la processione era arrivata in piazza Cavour. Dopo l’interruzione per le operazioni di soccorso, durata una decina di minuti, la processione ha proseguito normalmente verso piazza Roma.
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Cronaca
Ai domiciliari la donna che ha aggredito la pediatra: ecco i motivi della violenza
La 26enne di Adrano sottoposta al braccialetto elettronico, i carabinieri svelano le ragioni della sua ira
A distanza di quattro giorni dall’aggressione subita dal personale dell’ospedale di Biancavilla arriva una nota della sala stampa dei carabinieri che chiarisce qualche aspetto della vicenda. I militari hanno arrestato una donna 26enne di Adrano perché si era scagliata contro una pediatra, ferendo pure un infermiere e una guardia giurata.
I carabinieri della locale stazione, bloccata e messa in sicurezza la donna, hanno quindi iniziato ad ascoltare i testimoni per ricostruire la vicenda e comprendere il motivo di quell’aggressione. Le indagini hanno appurato che la giovane, madre di due figli, aveva da poco ricevuto una notifica per l’avvio di accertamenti per la verifica della sua idoneità genitoriale.
Convinta che tali controlli fossero scaturiti all’esito di una visita medica eseguita dalla pediatra a favore dei suoi figli, la 26enne aveva, dunque, messo in atto la propria ritorsione. Ha raggiunto così la professionista sul posto di lavoro, dove l’aveva minacciata e percossa, coinvolgendo nella sua ira tutti coloro che erano intervenuti a supporto del medico.
La 26enne portata prima nel carcere di piazza Lanza, a Catania, adesso, su disposizione dell’autorità giudiziaria si trova ai domiciliari con controllo tramite braccialetto elettronico. Dovrà rispondere dei reati di lesioni personali a pubblico ufficiale e personale sanitario e danneggiamento.
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