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Una nuova emissione di cenere: Etna-show visto da Biancavilla
L’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia segnala una emissione di cenere a partire dalle ore 10.43 dal cratere di Nord Est dell’Etna. La cenere è spinta dal vento in direzione Sud Sud Ovest, che potrebbe coprire un’area piuttosto vasta.
Lo spettacolo che offre il Vulcano, con i fianchi imbiancati e il pennacchio grigio, è ben visibile da Biancavilla e in tanti hanno postato foto sui social network scattate da vari punti del paese.
L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mantenersi intorno a valori medio-bassi. Il vulcanologo Sergio Neri, primo ricercatore dell’Ingv commenta: «Ricordiamoci che le previsioni di dispersione delle nubi di cenere, possono concretizzarsi se l’attività dovesse continuare. Nei giorni scorsi, però, si è trattato di fenomeni durati alcune decine di minuti, al massimo poche ore».
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Lo spettacolo di fuoco dell’Etna visto da Biancavilla squarcia il buio della notte
L’eruzione in corso appare ben visibile dalle terrazze e dai balconi delle abitazioni: uno show unico
Uno spettacolo. L’Etna è uno show visto da Biancavilla. Bagliori rossi che risaltano sullo sfondo del nero della notte come pennellate di un dipinto. Lingue di fuoco che, per un gioco di prospettive, sembrano sovrastare le case e “baciare” la chiesa del Rosario (guarda anche la foto sotto).
L’attività eruttiva in corso dal cratere di sud-est è ben visibile pure da Biancavilla con la colata che è diretta verso la Valle del Bove. Altra colata con attività esplosiva anche dalla cosiddetta “Voragine” e dalla Bocca nuova.
Il rosso fuoco sui crateri sommitali del Vulcano “squarcia” la notte e incanta quanti possono ammirare uno spettacolo unico dalle terrazze o dai balconi di casa.
Fenomeni che stanno avvenendo nello stesso momento in cui pure lo Stromboli erutta.
«E no, non sono fenomeni collegati. Sono due vulcani –specifica il vulcanologo dell’Ingv di Catania, Boris Behncke – che sono praticamente sempre in attività, e nel loro repertorio ci sono anche frequenti trabocchi di lava (l’ultimo trabocco lavico dello Stromboli risale alla primavera del 2020)».
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