Chiesa
È morto padre Placido Brancato: addio al “Don Bosco” di Biancavilla



di Vittorio Fiorenza
Padre Placido Brancato è morto. Il sacerdote biancavillese, il più anziano della diocesi di Catania, se ne è andato all’età di 98 anni. Il suo cuore ha cessato di battere, poco dopo le ore 23, nel conforto della sua abitazione, a due passi dall’Annunziata, la “sua” parrocchia. «Alla mia morte, spero di avere un angolino, anche piccolo e scomodo, ma che sia in Paradiso», amava ripetere.
La sua figura va ingloba in quella generazione di uomini della Chiesa locale, che comprende padre Giosuè Calaciura e padre Carmelo Maglia, formati al Piccolo Seminario Arcivescovile di via San Placido, fondato da padre Placido Caselli. Figure straordinarie che hanno saputo dare alla Chiesa un ruolo di primo piano nella storia sociale di Biancavilla con la lungimiranza e la capacità di “impresa” di lasciare segni tangibili ancora oggi.
Il nome di Padre Brancato si lega indiscutibilmente alla promozione dell’oratorio, che all’Annunziata ha visto susseguirsi diverse generazioni con un’accoglienza, un’aggregazione e una serie di attività organizzate sul modello del “Rosario” di Adrano, storica istituzione in ambito diocesano. Migliaia di ragazzi sono passati dall’oratorio di padre Brancato. Tutti cresciuti tra qualche salutare scappellotto e l’affettuoso dono di una manciata di pesciolini di zucchero. Non senza il suo immancabile saluto: “Santu e binidittu”.
Un’intera vita dedicata ai giovani. L’accostamento a “Don Bosco” non è affatto una esagerazione retorica, dettata adesso dall’emotività della sua morte. Credeva fermamente nel ruolo educativo (e protettivo) della Chiesa nei confronti dei ragazzi. E in tanti, giocando al biliardino o correndo dietro ad un pallone, hanno evitato di perdersi in brutte strade, soprattutto negli anni bui della Biancavilla del “Triangolo della morte” e della droga da iniettare nelle vene.
Un confronto continuo con i giovani. Sempre pronto con una parola di incoraggiamento, proprio lui, padre Brancato, diventato prete in pieno conflitto mondiale, ancora prima che gli Alleati sbarcassero in Sicilia, passando anche da Biancavilla.
Aveva 22 anni, in quel 1942, quando ebbe l’ordinazione sacerdotale dall’allora arcivescovo di Catania, mons. Carmelo Patanè. Fu primo parroco dell’Annunziata e fondatore dell’attuale chiesa di San Salvatore. Il suo ruolo parrocchiale lo mantenne per mezzo secolo, fino alla dispensa per limiti di età, cedendo l’incarico a padre Giovanbattista Zappalà.
In occasione della celebrazione dei i suoi 75 anni di sacerdozio, l’arcivescovo Salvatore Gristina, ebbe parole di affetto nei suoi confronti: «Ogni educatore cerca di inculcare nei suoi discepoli le giuste virtù ed ogni sacerdote cerca di guidare la comunità e soprattutto le nuove generazioni. Possiamo evidenziare che padre Brancato tutto questo lo ha fatto in maniera egregia ed esemplare. Nel suo oratorio, tanti ragazzi, anche con metodi educativi diversi da quelli di oggi, hanno avuto queste indicazioni».
Da diversi mesi, “Nero su Bianco”, la casa editrice di Biancavilla Oggi, lavora ad una pubblicazione dedicata alla vita e all’impegno ecclesiastico ed educativo di padre Brancato. Un volume, curato da Giuseppe Gugliuzzo e Giuseppe Ciadamidaro, ricco di documentazioni fotografiche sull’esistenza di un benefattore. Una biografia per immagini, che è un pezzo di storia di Biancavilla.
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►Il sindaco Bonanno: «Se ne va un pezzo di storia di Biancavilla»
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Chiesa
Padre Zappalà guida l’Annunziata con i sacerdoti Giosuè Messina e Alfio Sarvà
Decisione presa dall’arcivescovo dopo la morte per Covid del parroco Antonino Tomasello


di GIUSEPPE GUGLIUZZO
Due sacerdoti di Biancavilla affiancheranno padre Giovanbattista Zappalà nella parrocchia Annunziata. Si tratta di don Giosuè Messina e don Alfio Sarvà. Saranno loro -come apprende Biancavilla Oggi– a collaborare con padre Giovanni nell’attività pastorale e nella celebrazione delle messe.
Una situazione –va detto – transitoria, resasi necessaria dopo la morte del parroco dell’Annunziata, padre Antonino Tomasello, all’età di 68 anni, a causa del Covid.
Come già comunicato ai sacerdoti biancavillesi dall’Arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina, proprio a conclusione dei funerali, a norma del canone 539 del codice di diritto canonico è stato nominato amministratore parrocchiale dell’Annunziata padre Zappalà, attuale vicario foraneo e parroco della chiesa dell’Idria.
L’ amministratore parrocchiale regge e cura la parrocchia in tutto e per tutto, come un parroco, con la differenza che è transitorio.
Vista l’importanza dei compiti a cui è chiamato padre Zappalà, il vescovo ha ritenuto opportuno affidare anche i due sacerdoti come collaboratori.
Don Giosuè Messina, giovane sacerdote biancavillese, è attualmente vicario parrocchiale presso la parrocchia “San Biagio” (di recente ha pubblicato uno studio storico su “La Collegiata di Biancavilla” per le edizioni “Nero su Bianco“). Don Alfio Sarvà, anche lui biancavillese, è attuale collaboratore in chiesa madre e per anni ha operato nella chiesa dell’Annunziata.
Si tratta di un assetto e di disposizioni momentanee che riguardano l’Annunziata, in attesa di future e più certe decisioni da parte dell’Arcivescovo. Una fase delicata che sarà seguita da padre Zappalà, sacerdote che ben conosce quella comunità parrocchiale, avendola guidata per ben 18 anni.
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