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Scrutatori sorteggiati a Biancavilla: ecco l’elenco per ogni sezione

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Stati nominati gli 82 scrutatori che verranno impiegati a Biancavilla in 21 seggi elettorali per le operazioni di voto del prossimo 4 marzo per le elezioni relative alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica.

L’elenco riguarda sei sezioni dislocate all’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”, quattro presso la scuola media “Luigi Sturzo”, tre al plesso “Guglielmo Marconi”, quattro al plesso “San Giovanni Bosco”, tre al plesso “Grassura” del Secondo circolo didattico. A queste si aggiunge il seggio volante (che conta due componenti) per i ricoverati che si trovano all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” e nelle case di cura.

L’elenco degli scrutatori sorteggiati è consultabile nel sito del Comune di Biancavilla.

Gli elettori non in possesso della tessera elettorale, devono recarci negli uffici comunali, presentandosi con un documento di identità. Chi possiede una tessera deteriorata o esaurita negli spazi riservati al bollo di certificazione del voto, può chiedere un duplicato. Operazioni che si possono fare anche nel giorno del voto ma che è sconsigliabile, visti i disagi provocati nella giornata delle elezioni regionali con elettori costretti a fare lunghe file al Comune e tanti altri che non sono riusciti nemmeno a recarsi al seggio per esprimere la propria preferenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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