In città
Il 150° della nascita di padre Portale: il prete fondò a sue spese l’ospedale

Su un terreno concessogli dal Comune per 8600 lire, l’edificazione della struttura. A 150 anni dalla nascita del prete benefattore, l’omaggio dell’Arciconfraternita dei Bianchi con una iniziativa commemorativa.
di Vittorio Fiorenza
Tutto ciò che aveva lo destinò alla costruzione dell’ospedale di Biancavilla. Persino per il suo funerale diede disposizione di fare una cerimonia sobria, senza spendere soldi per musica o fiori e lasciare tutto alla struttura sanitaria. Se il centro etneo ha da oltre 90 anni un presidio ospedaliero lo si deve a padre Benedetto Portale, che fu prevosto di Biancavilla e che a spese proprie pensò a quell’edificazione (in un terreno concessogli dal Comune per 8600 lire), intitolandola a “Maria Santissima Addolorata”.
A 150 anni dalla sua nascita, è stata l’Arciconfraternita dei Bianchi, che dell’Addolorata promuove il culto e custodisce la statua in cera, a volerlo ricordare. Una lapide è stata svelata sulla facciata di palazzo Portale, poco dopo piazza Roma, dal governatore dei Bianchi, Salvuccio Furnari, e dal prevosto Pino Salerno, assieme ai parenti del sacerdote scomparso nel 1943.
Tra loro, Pinella Leocata, giornalista del quotidiano “La Sicilia”, che in basilica ha poi tracciato il profilo del proprio antenato, la sua missione pastorale e l’azione caritativa, in un’epoca in cui la Chiesa –in proficua competizione con le forze progressiste– era in prima linea nell’azione sociale.
«Un sacerdote semplice e generoso, mia mamma e miei zii –racconta Leocata– lo ricordano così. Un uomo anche pignolo, preciso, che amava la campagna e stare alle Vigne». Un benefattore fino alla fine:
«Quando morì, lasciò all’ospedale anche i suoi effetti personali, dalle porcellane all’argenteria. Un mio cugino, anni dopo, fu ricoverato proprio a Biancavilla per un incidente e si vide servito con gli oggetti appartenuti allo zio».
Nei decenni successivi, il presidio ospedaliero registrò una certa decadenza. Il rilancio si ebbe negli anni ’60 per opera di un altro prevosto, mons. Giosuè Calaciura. Un altro capitolo della storia, ma sullo stesso esempio di padre Portale.

Il prevosto Benedetto Portale, scomparso nel 1943
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In città
Campo di basket “Tanino La Piana”: «Fu riferimento per lo sport a Biancavilla»
Intitolazione voluta dall’amministrazione Bonanno, i familiari: «Una gioia che venga ricordato nostro zio»

Assieme ai giovani studenti delle scuole di Biancavilla, il sindaco Antonio Bonanno e l’assessore allo Sport, Salvo Di Marzo, hanno inaugurato il nuovo campo di pallacanestro, attiguo allo stadio comunale. La struttura è stata intitolata all’indimenticato Tanino La Piana, maestro di basket che ha trasmesso la passione per lo sport a varie generazioni di biancavillesi.
A scoprire la targa commemorativa sono stati, assieme al sindaco, Franco e Francesco La Piana, nipote e tris-nipote dell’allenatore biancavillese.
«È una gioia sapere che la città si ricorda di mio zio», ha detto commosso di Franco La Piana. «È bello che il basket torni a essere uno sport praticato dai giovani com’è stato nel passato grazie a mio zio».
Tagliato il nastro inaugurale, dopo la benedizione impartita da padre Salvatore Verzì e l’intervento di Salvuccio Furnari, i ragazzi delle scuole hanno dato vita a un vero e proprio allenamento sotto canestro.
«Torna nel suo splendore il campo di basket comunale – commenta l’assessore allo Sport, Salvo Di Marzo – disponibile sin d’ora per tutti giovani che vogliono praticare questo sport. Per loro si tratta di scoprire nuove abilità corporee o, più semplicemente, divertirsi esaltando la logica di squadra».
«Quest’area – sottolinea il sindaco Bonanno – si appresta a diventare una Cittadella dello Sport. C’è il campo di basket “Tanino La Piana” totalmente riqualificato, accanto ad esso ci sono due campi da tennis e lo stadio comunale e presto sorgerà la nuova piscina comunale, anch’essa a disposizione della città. Nei prossimi giorni sveleremo la “road map” dell’impianto natatorio e di un’altra struttura sportiva. Educare i giovani allo sport, inteso come sana disciplina e rispetto delle regole, è un impegno primario della mia amministrazione. Fatto nella maniera giusta accresce la capacità di apprendere condotte utili per la crescita personale».
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