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Cronaca

Pioggia di cenere ed aria irrespirabile per un vasto incendio in zona Rocca

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Vigili del fuoco di Paternò e Catania sono intervenuti a sud di Biancavilla. Solo dopo diverse ore hanno avuto la meglio. Apprensione tra gli abitanti. Le bancarelle del mercato di via Turati smontate in tutta fretta.

 

di Alessandro Rapisarda

Un vasto incendio ha mandato in fumo la vegetazione dei terreni di zona Rocca, a sud di Biancavilla. Per diverse ore colonne di fumo e una pioggia di cenere hanno reso l’aria irrespirabile. L’odore di bruciato si è avvertito anche a grandi distanze.

Il forte caldo e i venti hanno alimentato le fiamme che si sono estese nelle pareti che si vedono dal Belvedere e da via Filippo Turati, creando timori per le abitazioni.

Spaventati anche i passanti e i commercianti presenti proprio nella zona, per il consueto mercato del mercoledì. I venditori sono stati costretti ad allontanarsi e a smontare le proprie bancarelle in tutta fretta.

L’intervento dei vigili del fuoco, assieme anche ad alcuni residenti che hanno dato una mano come hanno potuto, è riuscito ad allontanare il fuoco dalle abitazioni ma non a spegnere l’incendio, che si è esteso fino a parti difficili da raggiungere sia con i mezzi che a piedi.

Il fuoco è stato domato dopo diverse ore e, come si nota dal nostro video, ampie porzioni del terreno sono rimaste bruciate. Oltre alla vegetazione, lambiti anche alberi di ulivo. Ad andare in fumo pure gli immancabili cumuli di rifiuti e copertoni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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