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Scuola

Alimentazione e stili di vita salutari spiegati agli alunni dell’Ipsia “Efesto”

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di ALESSANDRO RAPISARDA

Promuovere stili di vita alimentare corretti ed evitare ogni forma di dipendenza da sostanze o comportamenti dannosi alla salute.

È quanto si è prefisso l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Efesto” di Biancavilla con un incontro tenuto a scuola, nell’ambito delle attività di educazione alla salute, di cui è referente la prof. Carmela Verzì.

All’incontro, a cui hanno partecipato tutti gli alunni dell’istituto di viale dei Fiori, è intervenuto il dottor Dino D’Agati, ricercatore dell’Airc, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

«Promuovere stili di vita salutari come sintesi di un equilibrato rapporto con se stessi e con gli altri –ha spiegato la prof. Verzì– mira ad orientare i giovani a una cultura che favorisca lo sviluppo di uno stile alimentare corretto, alla lotta alle dipendenze da fumo, alcool, droghe e cibernetica e ad una abitudine costante al movimento».

«Stili di vita sbagliati –ha avvertito ancora l’insegnante– rappresentano fattori di rischio nell’insorgenza delle neoplasie, dunque, è nostro dovere informare i giovani e guidarli nel loro percorso di benessere psico-fisico».

Nel corso dell’incontro, i ragazzi sono stati invitati a dare un aiuto all’Airc, attraverso il progetto “L’uovo della ricerca”, iniziativa che, ormai da diversi anni, viene sostenuta dalla scuola biancavillese.

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Istituzioni

Il cattolico antifascista finito nei lager: Biancavilla ricorda Gerardo Sangiorgio

Giornata della memoria: reso omaggio al biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio

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Nella “Giornata della memoria”, Biancavilla ha ricordato la figura di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese, cattolico e antifascista, mandato nei lager all’indomani dell’Armistizio perché rifiutò di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò. E da lì tornò con una disumana esperienza, ma dedicando la sua vita di insegnante alla promozione dei valori di libertà e fratellanza.

Davanti al busto a lui dedicato nel cortile di Villa delle Favare, sono stati i ragazzi del plesso “Guglielmo Marconi” a deporre un canestro floreale. Presente anche la figlia di Sangiorgio, Rita. Anche la scuola “Luigi Sturzo” ha celebrato la figura di Sangiorgio.

Nei loro interventi, il vice sindaco Martina Salvà, l’assessore all’Istruzione Vincenzo Randazzo e il presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero, hanno sottolineato l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni nella lotta all’odio e all’indifferenza: «È necessario costruire insieme il bene comune perché quelle atrocità non abbiano più a ripetersi».

In aula magna, ospitato un incontro con gli interventi degli studiosi Placido Antonio Sangiorgio, figlio di Gerardo, Salvatore Borzì e Giuseppe Tomasello. Saluti iniziali della dirigente Concetta Drago.

Nel “Giardino dei Giusti’ dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”, infine, i giovani studenti hanno deposto una cesta di fiori. La cerimonia è stata preceduta dalla lettura di alcuni passaggi significativi di “Se questo è un uomo”, il libro-testimonianza di Primo Levi.

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