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Cronaca

Sgominata la “banda dello Zen”: compiuto a Biancavilla un furto

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Tre dei quattro arrestati ad ottobre dopo l’inseguimento in autostrada e sospettati del furto a Biancavilla

Falciato gruppo di 17 palermitani. Tra i vari colpi compiuti in diverse province siciliane, uno sarebbe quello alla tabaccheria Atanasio di Biancavilla lo scorso ottobre.

 

Blitz della polizia nel quartiere Zen di Palermo. Una banda dedita ai furti nei negozi di elettronica è stata sgominata dagli agenti che hanno arrestato 17 palermitani ritenuti i componenti, a vario titolo, di un’associazione a delinquere che colpiva negozi di materiale elettronico e hi-tech, tabaccherie e ricevitorie.

Tra i vari colpi, anche uno compiuto a Biancavilla, ai danni della ricevitoria-tabaccheria Atanasio di via Vittorio Emanuele, in pieno centro storico. Il gruppo che lo scorso ottobre “operò” a Biancavilla, formato da quattro individui, che rubò “Gratta e vinci”, sigarette e soldi in contante, fu inseguito per 50 chilometri in autostrada ed arrestato. Gli indizi di allora avrebbero trovato riscontri adesso.

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Quest’ultimo blitz ha consentito di concludere l’attività investigativa iniziata dalla Compagnia Carabinieri e dal Commissariato di Ps di Cefalù tra maggio e novembre e a portare ad altre ordinanze di custodia cautelare in carcere.

I colpi messi a segno dalla banda, che poteva contare anche sull’appoggio di alcuni soggetti legati alla malavita organizzata, si svolgevano sempre con il medesimo modus operandi: alla base vi era infatti una preliminare e approfondita pianificazione del colpo, con l’analisi delle vie di fuga in caso di intervento delle forze di polizia, il dislocamento delle vedette in punti nevralgici e infine l’uso di “telefoni dedicati” che durante l’esecuzione dei colpi erano messi in modalità “conferenza”.

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La tabaccheria Atanasio di Biancavilla

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Cronaca

Arrestato un biancavillese in Sardegna: sul suo camion 70 kg di marijuana

Circa 100 buste sottovuoto: se immessa sul mecato, la sostanza avrebbe fruttato oltre 100mila euro

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Un insospettabile. Forse proprio per questo è stato individuato per effettuare un servizio di corriere della droga, con il proprio autoarticolato. Ma non è sfuggito ai “radar” della Guardia di finanza, insospettivi dal suo atteggiamento nervoso.

Un 38enne di Biancavilla è stato fermato al porto “Isola Bianca” di Olbia, in Sardegna. Era in procinto di imbarcarsi sulla motonave diretta a Civitavecchia e Livorno.

Sul suo camion, carico di mobilio usato, le Fiamme gialle, con l’ausilio dei cani antidroga, hanno scoperto un grosso quantitativo di sostanza stupefacente: quasi 70 kg di marijuana. Erano contenuti in oltre 100 buste sottovuoto termosaldate, nascoste in alcuni divani da bar. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato oltre 100mila euro.

I militari hanno, quindi, sequestrato la droga ed arrestato l’autotrasportatore per traffico di stupefacenti, per poi condurlo nel carcere di Nuchis.

A Biancavilla, l’uomo si era fatto “conoscere” per una vicenda privata che ha portato i carabinieri a denunciarlo per incendio doloso. Ma mai era stato “catalogato” a fatti o dinamiche di criminalità organizzata. L’episodio avvenuto in Sardegna ora è al vaglio degli inquirenti per ulteriori approfondimenti, nel tentativo di risalire ai committenti e alla destinazione del quantitativo di droga.

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