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Cronaca

L’accusa all’ex convivente: «Ho vissuto anni di terrore»

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di VITTORIO FIORENZA

Maltrattamenti e stalking nei confronti della sua (ormai ex) convivente. Per queste accuse, il pm Raffaella Vinciguerra ha chiesto il rinvio a giudizio per un 35enne di Biancavilla. Il procedimento scaturisce dalle denunce presentate dalla presunta vittima, una giovane di 27 anni, che, affidatasi all’.avv. Pilar Castiglia, ha voluto reagire ai soprusi che sarebbe stata costretta a subire in continuazione.

L’uomo, secondo le accuse, «teneva abitualmente e con frequenza comportamenti violenti contro la convivente, sia fisici che verbali, picchiandola, denigrandola e minacciandola, creando un clima di paura e violenza».

Anche successivamente alla fine del rapporto sentimentale, il 35enne avrebbe tenuto «condotte reiterate consistite nel pedinare, nel minacciare di morte la donna, nel perseguitarla, al punto da cagionare alla stessa un perdurante stato di ansia e di paura per la propria incolumità». Da qui, quindi, la contestazione dello stalking, oltre a quella dei maltrattamenti.

La donna non avrebbe subìto le angherie sempre in silenzio. Ha tentato di ribellarsi e chiedere aiuto, ma non sempre ha trovato ascolto. «Dopo anni di sofferenza –dice la giovane– finalmente inizio a sentirmi tutelata e per questo ringrazio il mio legale, l’avv. Pilar Castiglia, che con il suo intervento ha smosso la situazione di terrore in cui vivevo».

Su questo caso, il Gup Giovanni Cariolo ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo ottobre al palazzo di giustizia di Catania.

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Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

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Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

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