Cronaca
L’accusa all’ex convivente: «Ho vissuto anni di terrore»
di VITTORIO FIORENZA
Maltrattamenti e stalking nei confronti della sua (ormai ex) convivente. Per queste accuse, il pm Raffaella Vinciguerra ha chiesto il rinvio a giudizio per un 35enne di Biancavilla. Il procedimento scaturisce dalle denunce presentate dalla presunta vittima, una giovane di 27 anni, che, affidatasi all’.avv. Pilar Castiglia, ha voluto reagire ai soprusi che sarebbe stata costretta a subire in continuazione.
L’uomo, secondo le accuse, «teneva abitualmente e con frequenza comportamenti violenti contro la convivente, sia fisici che verbali, picchiandola, denigrandola e minacciandola, creando un clima di paura e violenza».
Anche successivamente alla fine del rapporto sentimentale, il 35enne avrebbe tenuto «condotte reiterate consistite nel pedinare, nel minacciare di morte la donna, nel perseguitarla, al punto da cagionare alla stessa un perdurante stato di ansia e di paura per la propria incolumità». Da qui, quindi, la contestazione dello stalking, oltre a quella dei maltrattamenti.
La donna non avrebbe subìto le angherie sempre in silenzio. Ha tentato di ribellarsi e chiedere aiuto, ma non sempre ha trovato ascolto. «Dopo anni di sofferenza –dice la giovane– finalmente inizio a sentirmi tutelata e per questo ringrazio il mio legale, l’avv. Pilar Castiglia, che con il suo intervento ha smosso la situazione di terrore in cui vivevo».
Su questo caso, il Gup Giovanni Cariolo ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo ottobre al palazzo di giustizia di Catania.
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Cronaca
Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla
Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”
Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.
Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.
Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.
Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.
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