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Davide Sangiorgio, addio ad un ragazzo di animo nobile e di grande altruismo

Dall’oratorio alla confraternita: il suo impegno nella parrocchia Annunziata (con la passione per la bike)

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Un impegno sociale che spaziava dall’associazionismo alla vita parrocchiale. Davide Sangiorgio era un ragazzo di cuore, ben voluto e stimato a Biancavilla. Se ne è andato all’età di 46 anni. Era stato operato d’urgenza, nei giorni scorsi, ed era ricoverato al policlinico di Catania. Un intervento cardiaco. Ma sembrava in netta ripresa, raccontano gli amici. Lui, rispondendo ai messaggi, aveva rassicurato tutti, desideroso di tornare alla sua quotidianità e ai suoi impegni. Un ulteriore malore improvviso lo ha stroncato, lasciando nello sconforto i familiari e quanti lo conoscevano.

Sangiorgio era particolarmente attivo nella parrocchia dell’Annunziata e nell’oratorio “Don Bosco”: la sua presenza in incontri ed iniziative che coinvolgevano i più piccoli è testimoniata da innumerevoli immagini. Sempre pronto a regalare un sorriso e a dare una mano. La Caritas: anche in quest’ambito, il suo attivismo non era mai mancato. Di recente era stato eletto pure nel direttivo (costituito dopo un periodo di commissariamento) dell’Arciconfraternita dell’Annunziata.

«Mancherà tanto alla nostra comunità»

Il parroco, padre Giosuè Messina, è stato in reparto per portare conforto alla famiglia. «Davide – ci dice – è stato uno dei primi a venirmi a trovare e a presentarsi dopo il mio insediamento. Un ragazzo sempre presente. Non si tirava mai indietro. Una persona disponibile. Mancherà. Mancherà tanto alla nostra comunità».

«Grazie, Davide! Sei stato un testimone autentico, come don Bosco, dell’amore di Dio ai giovani»: così viene ricordato dal “suo” oratorio.

Passione “bike” e quello spot per il Giro d’Italia

Al di là del mondo parrocchiale, Sangiorgio era un appassionato di bike e della montagna. Faceva parte (ne è stato anche presidente) dell’associazione Vulcan Riders di Biancavilla. La sua ultima uscita è ritratta in gruppo presso la panchina gigante di contrada Cannizzola, tra i Calanchi. Un luogo di suggestiva bellezza. La stessa bellezza che esprimevano gli occhi di Davide, a fianco al figlio, quando entrambi avevano partecipato al video promozionale dedicato al passaggio del Giro d’Italia 2022 a Biancavilla.

«Lo avevamo scelto per interpretare, assieme al figlio, lo spot televisivo. Davide – ricorda il sindaco Antonio Bonanno – aveva accettato con entusiasmo, donandoci nei giorni delle riprese quel sorriso garbato che era il suo biglietto da visita. Rivedere quelle immagini, in queste ore di mestizia, mi commuove immensamente. Con il cuore gonfio di dolore, porgo alla famiglia di Davide le più sincere condoglianze».

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Lutto nella sanità locale: morto Salvo La Cava, caposala nel reparto di “Medicina”

Infermiere noto e stimato, nel 2019 era stato riferimento dello “Sportello Amianto”: colto da infarto

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È stato colto da infarto e si è accasciato mentre era a casa. Poi, l’intervento di un’ambulanza ed operatori sanitari. Nonostante il ripetuto massaggio cardiaco, non è stato possibile rianimarlo. Salvo La Cava è morto all’età di 54 anni.

Persona nota e stimata a Biancavilla, soprattutto in ambito sanitario. Era infermiere con ruolo di caposala nel reparto di Medicina dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Prestava servizio anche nel servizio di emergenza del 118. In passato era stato anche al pronto soccorso. Il suo impegno per questo settore professionale lo vedeva attivo anche come rappresentante sindacale della Cisl.

Nell’ospedale di Biancavilla, era stato riferimento, appena aperto nel maggio del 2019, all’interno del focal point legato alla “questione amianto” e agli eccessi di incidenza di mesoteliomi pleurici ed altre patologie respiratorie. Uno sportello informativo, legato all’ambulatorio di Pneumologia, appositamente dedicato a salute, ambiente e comportamenti individuali, che aveva visto la presenza fondamentale di Salvo La Cava.  

La sua improvvisa scomparsa ha lasciato sotto choc i suoi colleghi. Il personale di “Medicina” dell’ospedale, attraverso Biancavilla Oggi, lo ricorda come «una persona buona, un valido collega, un gigante buono, che aveva sempre una parola di conforto per tutti».

L’Asp: «Un operatore sempre in prima linea»

«La Direzione Aziendale dell’Asp di Catania, insieme al Direttore dell’UOC di Medicina, al Direttore medico del Presidio, e a tutti i colleghi, esprime il più sentito cordoglio alla moglie, ai figli e ai familiari per la prematura scomparsa del loro caro».

Lo si legge in una nota dell’azienda ospedaliera, dopo la notizia del decesso di Salvo La Cava. I vertici Aspe descrivono «un collega stimato, riconosciuto per la sua dedizione e la sua costante disponibilità verso gli altri. Sempre in prima linea con sensibilità e cortesia, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità e per chi ha avuto il privilegio di lavorare con lui. Rimane vivo il suo ricordo per l’impegno instancabile durante la pandemia da Covid-19, quando, con senso del dovere ha assicurato assistenza e supporto a pazienti e colleghi in un momento di grande difficoltà».

Bonanno: «Una notizia che mi addolora»

Anche il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha diffuso un pensiero dopo la morte di Salvo La Cava. «È una notizia che mi addolora moltissimo», sottolinea il primo cittadino.

E aggiunge: «Conoscevo La Cava e ho sempre apprezzato la sua dedizione al lavoro e il suo tratto cordiale. Con competenza e massimo impegno è stato un supporto fondamentale per il “Focal Point”, lo “sportello” ospedaliero sui rischi dovuti all’esposizione a fluoroedenite. La sua scomparsa improvvisa mi rattrista profondamente. Sono vicino alla sua famiglia e a tutto il personale dell’ospedale che in questi anni ha lavorato con lui».

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L’ultimo suo gesto di altruismo, donati gli organi: addio al dottore Emmanuele

Stimato pediatra e persona perbene: si è spento a 76 anni a causa di una emorragia cerebrale

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È morto all’età di 76 anni il dottore Pino Emmanuele. Colto da emorragia, il suo cuore ha smesso di battere dopo qualche settimana di ricovero in ospedale, a Varese. Accertata la morte cerebrale, è stato dato l’assenso per la donazione degli organi. Un gesto di grande altruismo che consentirà di salvare altre vite umane che erano in attesa di un trapianto. Il dottore Pino Emmanuele si aggiunge così alla lista dei biancavillesi che si sono distinti per il più alto degli atti di solidarietà umana.

A Biancavilla, il suo nome è legato alla professione di pediatra. Il suo studio di via Privitera, condiviso con la moglie Angela Ferro, è stato riferimento per quasi quarant’anni per migliaia di bambini. Medico apprezzato e stimato. Così come lo era la sua persona: garbata e signorile. Un uomo perbene.

Il suo attivismo è noto anche in ambito sociale, con la partecipazione a gruppi ed associazioni locali. Un impegno svolto, in maniera particolare, all’interno del Lions club Adrano, Bronte, Biancavilla. Ne era stato presidente nel 2014-2015, anno in cui aveva organizzato diversi services. A conclusione del suo mandato, si era fatto promotore del restauro della tela della Madonna Immacolata, presente nella basilica di Biancavilla.

Così lo ricorda Gaetano Allegra, presidente attuale del Lions: «Esprimiamo il nostro rammarico per la scomparsa del nostro socio, attaccato al club e all’attività lionistica. Nonostante si trovasse al Nord (a Sesto Calende, ndr) non mancava di esserci vicino e partecipare quando tornava a Biancavilla».

Commozione da parte di Salvuccio Furnari, segretario distrettuale del Lions Sicilia: «Con la scomparsa di Pino, perdiamo un socio validissimo che si è sempre distinto per il suo impegno a favore della collettività, in modo particolare per le persone fragili. Un socio che ha vissuto in modo forte e autentico il valore della solidarietà tipico del Lions. Il gesto di donare gli organi è coerente con il suo essere, ha testimonato fino alla fine il suo altruismo».

Il cordoglio del sindaco Bonanno

«Ci lascia, con la tristezza nel cuore, il dott. Pino Emmanuele, pediatra dalle grandi doti professionali e umane. Tanti ricordi mi legano a questa persona straordinaria: dalla mia infanzia sino all’età adulta. Grato a lui per sempre perché, in anni più recenti, è riuscito a starmi vicino in un momento difficile».

Sono le parole del sindaco Antonio Bonanno. «A Biancavilla – prosegue il primo cittadino – il dott. Emmanuele era un nome e un volto popolare per i cittadini. Il suo sorriso schietto sapeva infondere coraggio e ottimismo. Persone così non si dimenticano».

«Apprendo – conclude Bonanno – della sua decisione di donare gli organi e mi commuovo di fronte a un dono così meraviglioso. Biancavilla perde un figlio degnissimo. A nome della città e a titolo personale esprimo il cordoglio alla famiglia del dott. Emmanuele».

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