Politica
Antonio Bonanno proclamato sindaco, citando San Francesco (anzi Meloni)
A Villa delle Favare cerimonia con il magistrato che ha presieduto l’Ufficio elettorale centrale
Passaggio rituale in coda alle operazioni elettorali che hanno visto la vittoria di Antonio Bonanno a sindaco di Biancavilla. A Villa delle Favare, l’esponente di Fratelli d’Italia è stato formalmente proclamato primo cittadino dall’Ufficio elettorale centrale, presieduto dal magistrato del Tribunale di Catania, Maria Mottese.
Dal verbale, l’esatto esito dei voti: 10.874 per Bonanno e 2.706 per lo sfidante Andrea Ingiulla. Dati riveduti e leggermente corretti, a favore del candidato del Partito Democratico, rispetto a quelli forniti nell’immediatezza dello spoglio.
Comincia così il secondo mandato di Bonanno. Nel suo intervento, una serie di ringraziamenti (compresi quelli rivolti agli avversari politici). «La mia sarà un’amministrazione aperta alla città, anche alla minoranza», ha detto, indossando la fascia tricolore. Dalla sua parte ha una coalizione che in Consiglio Comunale potrà contare su 15 dei 16 consiglieri comunali. «La sfida – ha detto Bonanno – sarà mantenere questa coalizione forte ed assicurare continuità anche in futuro».
Il primo cittadino ha sottolineato di avere vinto «con correttezza e serietà, parlando solo della città». E infine, ha chiuso con una citazione: «Tu comincia a fare quello che è necessario, poi quello che è possibile. Alla fine, ti scoprirai a fare l’impossibile». Sono le stesse parole pronunciate da Giorgia Meloni nella notte della sua vittoria elettorale. Frasi erroneamente attribuite a San Francesco sia dall’attuale premier che dal sindaco.
Questioni filologiche a parte, domani si procederà alla formale nomina degli assessori designati in campagna elettorale e al contestuale giuramento. Sono Vincenzo Randazzo, Martina Salvà e Vincenzo Giardina. Si attenda ora la proclamazione formale dei 16 consiglieri comunali eletti con il riporto dei voti esatti. L’insediamento della nuova assemblea cittadina si prevede tra qualche mese.
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Politica
Segreteria Pd, l’elezione contestata: ricorso rigettato, in attesa di altri due
Il partito resta dilaniato su Vincenzo Cantarella, il gruppo antagonista ribadisce: «Irregolarità»
La Commissione di Garanzia del Partito democratico di Catania ha stabilito la regolare elezione di Vincenzo Cantarella alla guida della sezione di Biancavilla. L’organismo ha respinto così il ricorso presentato da un’ala del partito, che aveva definito «una farsa» l’esito di quella elezione. I retroscena della vicenda erano stati svelati e raccontati da Biancavilla Oggi, dopo le dimissioni di Giuseppe Pappalardo, di cui Cantarella è diretta prosecuzione.
La decisione della commissione provinciale di garanzia è stata resa nota, ora, dallo stesso Cantarella. «Per mia onestà intellettuale – evidenzia lui – comunico che, gli stessi iscritti, non contenti, hanno trasmesso un nuovo ricorso, questa volta alla commissione regionale e nazionale Pd, contro la suindicata-circostanziata recente decisione, della uguale commissione di garanzia provinciale. E non paghi, forse alla fine nel 2025, faranno ricorso pure alla Commissione europea per i “diritti umani”».
Da parte sua, il gruppo antagonista, in una nota firmata “Democratici per Biancavilla”, ribadisce le irregolarità sul nuovo segretario, chiedendo una nuova elezione all’insegna dell’unità. «Restiamo fiduciosi – specificano – che i nuovi ricorsi presentati ai livelli superiori offriranno un’analisi più approfondita e soprattutto imparziale delle irregolarità segnalate». E aggiungono: «Proprio per garantire una partecipazione responsabile e trasparente chiediamo che l’elezione del segretario venga rivista, così che tutti gli iscritti possano riconoscersi pienamente nelle istituzioni del nostro partito».
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