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Dallo sport alla politica, l’amore per Biancavilla: addio a Filippo Mursia

Aveva 69 anni: lo “Scanderbeg”, la militanza Dc e la devozione per la Madonna dell’Elemosina

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Una delle immagini che, pensando a lui, vengono in mente lo ritrae in piazza, magari davanti al “suo” circolo Castriota, mentre parla sport o di politica. La sua «presenza attiva e vivace nella nostra città» (come sottolinea con affetto e commozione Salvuccio Furnari, uno dei suoi amici più cari) rappresenta senz’altro l’elemento caratterizzante della sua esistenza, legata alla nostra comunità cittadina.

Filippo Mursia se n’è andato: è morto all’età di 69 anni. Persona molto nota e voluta bene a Biancavilla. Di formazione cattolica, il suo impegno pubblico, negli anni, ha toccato l’ambito politico e quello ecclesiastico, l’ambito sociale e quello sportivo.

Per la Democrazia Cristiana ha ricoperto pure la carica di consigliere comunale. Devoto della Madonna dell’Elemosina, lo si ricorda sempre vicino alla vara che porta in processione la sacra icona. È stato tra i fondatori dell’associazione mariana. La sua popolarità è certamente legata anche alla locale formazione calcistica “Scanderbeg”, che negli anni ’90 ha scritto esaltanti pagine di sport.

Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, a nome della città, lo ha voluto salutare così: «Se ne va un caro amico e grande uomo di sport che ha fatto tanto per Biancavilla».

«Alla guida della squadra Scanderbeg, Mursia –evidenzia il primo cittadino– ha avuto il merito di avere educato tanti giovani all’amore per lo sport. Amava la propria città, in nome della quale aveva anche ricoperto incarichi pubblici».

«Lo conoscevo bene e nutrivo nei suoi confronti una stima profonda. Filippo non mi faceva mancare affetto sincero e sincere parole di incoraggiamento. Chi ha avuto l’onore di conoscerlo –prosegue Bonanno– sa che Biancavilla perde un figlio prediletto. Mi stringo al dolore della famiglia alla quale porgo, a nome di tutta la giunta, le mie sentite condoglianze».

© RIPRODUZIONE RISERVATA  

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“Biancavilla Oggi” e il racconto della politica diventano una tesi di laurea

Davide D’Amico “dott.” in Filologia moderna: focus con Vittorio Fiorenza, Giuseppe La Venia e Nicola Savoca

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A dieci anni dalla fondazione e dall’irruzione di Biancavilla Oggi nel panorama giornalistico locale, la nostra testata è stata oggetto di studio con un focus sul modo di raccontare le vicende della politica. Un’analisi linguistica e lessicale effettuata sulla cronaca e gli editoriali pubblicati dal nostro giornale.

La ricerca, intitolata “Il giornalismo politico: il lessico”, costituisce la tesi della laurea magistrale in Filologia moderna, conseguita dal giornalista Davide D’Amico all’Università degli studi eCampus ed assegnata dalla commissione presieduta dalla prof.ssa Alessandra Mita.

Oltre a concentrare l’attenzione su Biancavilla Oggi, lo studio ha preso in esame le esperienze giornalistiche dell’emittente Tva di Adrano e del quotidiano online Corriere Etneo. D’Amico, per la sua indagine, si è avvalso anche di interviste al nostro direttore Vittorio Fiorenza, al direttore del Corriere Etneo, Nicola Savoca, e al giornalista adranita, inviato del Tg1, Giuseppe La Venia.

Il lessico nella cronaca politica locale

Fulcro della tesi (relatrice la prof.ssa Alexandra Corina Stavinschi, docente di Pragmatica e Linguistica testuale) è l’analisi della cronaca politica locale. Un’analisi che ha evidenziato come il lessico sia diventato poco settoriale, avvicinandosi alla lingua comune. Ma anche con una doppia matrice: l’uso di termini tradizionali e neologismi e il prelievo di tanti termini da altri ambiti (economico e sportivo, su tutti).

«L’esperienza giornalistica, ormai decennale, di Biancavilla Oggi ci ha portato ad essere una voce radicata, distinta ed autorevole nel nostro territorio. Ma non ci aspettavamo – sottolinea Vittorio Fiorenza – di essere addirittura “analizzati” con metodologia scientifica e diventare argomento di una tesi di laurea. Ne siamo felici ed orgogliosi: l’ennesimo riconoscimento della qualità del nostro lavoro. A maggior ragione perché tale attenzione proviene da un amico e collega, apprezzato per la sua serietà e professionalità. Siamo grati a Davide D’Amico: ci congratuliamo con lui per questo importante e meritato traguardo».

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