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Cronaca

Diffusero foto e video hard di due donne di Biancavilla: fascicolo con 5 indagati

L’avv. Pilar Castiglia: «Faccio fatica a comprendere come un uomo possa compiere azioni così gravi»

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Per diverse settimane, foto e video ritraenti due donne di Biancavilla, in pose nude ed atteggiamenti erotici, sono passate da un utente all’altro. Attraverso whatsapp o messenger. Migliaia di condivisioni che hanno diffuso in maniera virale quelle immagini intime e personali, senza alcun consenso delle persone interessate.

Acquisite le denunce nel 2019, la Procura di Catania adesso ha notificato l’avviso di conclusioni indagini (a distanza di oltre due anni dai fatti). Gli inquirenti hanno individuato –anche sulla base delle indicazioni fornite dalle vittime– cinque uomini di Biancavilla. Non ragazzini, ma persone adulte e padri di famiglia.

Per loro c’è il rischio di finire a processo con le accuse di trattamento illecito di dati personali e diffamazione aggravata. Secondo una prima ricostruzione delle vicende, avrebbero «inviato con strumenti informatici quali Facebook e Whatsapp immagini delle persone offese che le ritraevano in atteggiamenti intimi senza il consenso delle stesse». E avrebbero tenuto anche una condotta tale da offendere l’onore e la reputazione delle due vittime.

Per uno degli indagati, inoltre, gli approfondimenti della Procura riguardano il reato di stalking. L’uomo avrebbe «abitualmente molestato una delle persone offese con mezzi telefonici e informatici». A questo si sarebbero aggiunte «richieste a sfondo sessuale e appostamenti nel luogo di lavoro e di luoghi abitualmente frequentati ed intimidendola con riferimenti all’abbigliamento ovvero all’attività svolta dalla stessa. Elementi che lasciavano intendere che il medesimo fosse nelle immediate vicinanze della persona offesa, fino a spiarne i movimenti, cagionando alla donna grave e perdurante stato d’ansia».

L’avv. Castiglia: «Atto grave per arcaica goliardia»

Una delle donne è assistita dall’avv. Pilar Castiglia, nota per il suo impegno a capo del centro antistalking e antiviolenza Calypso di Biancavilla. Il legale sottolinea come i fatti si siano consumati prima dell’entrata in vigore del reato di “Revenge porn”, che avrebbe previsto pene ben più gravi.

«Ciò che dispiace enormemente –dice l’avv. Castiglia a Biancavilla Oggi– è che tra gli indagati vi siano cittadini biancavillesi molto conosciuti, padri anche di figlie femmine, che irresponsabilmente avrebbero diffuso una foto ritraente la mia assistita, senza preoccuparsi delle conseguenze e della portata pericolosa dell’azione che avrebbero commesso».

«Onestamente faccio fatica –prosegue il legale– a comprendere come un uomo, single o sposato che sia, padre o no, possa compiere un’azione tanto grave, per assecondare un bisogno arretrato e arcaico di “goliardia maschile”. Dobbiamo ricordare a tutti che vi sono delle vittime di reati del genere che sono arrivate a suicidarsi? Se le loro figlie, le loro mogli o le loro madri fossero vittime di un’appropriazione illecita di una foto privata e di una diffusione indiscriminata, ne sarebbero contenti?».

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Cronaca

Condivise video hot di una donna, condannato ad un anno di reclusione

Sentenza di primo grado dopo 5 anni: per l’uomo cade l’accusa di stalking, assolti altri tre imputati

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Trattamento illecito di dati personali e diffamazione aggravata: sono i reati per i quali il Tribunale di Catania ha condannato un biancavillese, ritenuto responsabile della diffusione di immagini hot di una donna, anche lei di Biancavilla.

Alla quarta sezione penale, il giudice Dora Anastati ha inflitto una pena (sospesa) di un anno di reclusione e 1000 euro di multa. L’imputato dovrà sostenere anche il pagamento delle spese processuali, il pagamento delle spese legali della vittima (quantificati in 2500 euro) e il risarcimento danni (da definire in sede civile).

L’uomo è stato assolto, invece, dall’accusa di stalking. La Procura aveva chiesto per lui una condanna a 2 anni di carcere.

Nello stesso procedimento, assolti per non aver commesso il fatto altri tre biancavillesi, accusati di diffusione illecita di foto intime ai danni di una seconda donna di Biancavilla. Per ciascuno di loro, il pm aveva chiesto 1 anno di reclusione.

Morbosità su WhatsApp e Messenger

La vicenda risale al 2019 (non esisteva ancora il reato del “revenge porn”) e, seppur per episodi distinti, ha coinvolto due donne di Biancavilla. Video e foto in pose e atteggiamenti erotici che le ritraevano sono stati diffusi senza il loro consenso, diventando virali tramite WhatsApp e Messenger.

Le vittime hanno raccontato agli inquirenti gli effetti devastanti della condivisione non autorizzata di quelle immagini. Una di loro, in particolare, ha riferito come la sua vita sia stata sconvolta e distrutta, in ambito familiare e lavorativo.

Le indagini si sono avvalse anche delle attività tecniche della polizia postale, tenendo conto dell’attivismo di profili anonimi. L’inchiesta si è poi allargata, per un imputato, all’ipotesi degli atti persecutori. Un’accusa non provata, circoscrivendo quindi la condotta illecita alla sola diffusione dei video erotici con conseguente diffamazione e violazione della privacy.

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Cronaca

Pedone investito da un’auto nel viale Europa: trasferito in codice rosso

Il malcapitato trasportato all’ospedale “San Marco” di Catania, intervento dei vigili urbani

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Un pedone è stato investito all’incrocio tra via Montessori e viale Europa, a Biancavilla. Secondo le prime informazioni, l’uomo stava attraversando la strada quando è stato colpito in pieno da un’auto in transito.

Sul posto, intervento del servizio del 118, il cui personale ha riscontrato ferite al volto e alla testa al malcapitato. Necessario, quindi, il suo trasferimento in codice rosso all’ospedale “San Marco” di Catania.

È toccato alla polizia municipale regolare il traffico e avviare i rilievi necessari a ricostruire la dinamica dell’incidente.

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