Politica
Si è spento all’età di 66 anni l’ex sindaco socialista Antonino Russo
Fu primo cittadino nel 1993, sollecitò ed ottenne la visita ufficiale dell’allora ministro della Difesa

È morto all’età di 66 anni, a causa di un arresto cardiaco, l’ex sindaco di Biancavilla, Antonino Russo. Medico di famiglia, per anni dipendente dell’Azienda sanitaria di Catania, occupandosi dell’Ufficio vaccinazioni. I suoi funerali saranno celebrati nella basilica “Maria Santissima dell’Elemosina” lunedì 19 aprile alle ore 14.30.
Anima socialista della politica biancavillese, Russo fu primo cittadino nel 1993, espressione del gruppo consiliare “Polo riformista”, succedendo all’esperienza del democristiano Carmelo Nicolosi.
La sua Giunta, in carica per pochi mesi, fu formata da Nino Finocchiaro (attuale assessore della Giunta Bonanno), Carmelo Randazzo, Giosuè Sangiorgio, Michele Boscarino, Salvatore Samperi e Marcello Merlo (suo successore).
Era il periodo in cui Biancavilla viveva il dramma dei cosiddetti “abusivi di necessità” ed era pressante il rischio di demolizioni.
«È con senso di grande responsabilità che ho accettato la carica di sindaco», aveva esordito Russo. Ed aveva così sintetizzato il senso del suo impegno politico: «Con grande sacrificio, ma soprattutto con la convinzione che con la modestia e la piena disponibilità, si rende il migliore servizio alla nostra cittadinanza. Perché proprio il nostro è, a tutti gli effetti, un atto di servizio e non un esercizio di potere».
La visita del ministro Andò
Nonostante il suo breve mandato, il sindaco Russo sollecitò l’allora ministro della Difesa, Salvò Andò, a venire a Biancavilla. L’esponente socialista venne in visita ufficiale, accompagnato dal prefetto Domenico Salazar. Era il 10 aprile del 1993 (la visita era stata fissata il giorno prima, poi spostata su pressione di una petizione per la coincidenza delle processioni del Venerdì santo).
Andò, affiancato da Russo, partecipò ad una seduta di Consiglio Comunale e quindi si mise a capo di un corteo, che dal palazzo comunale si mosse fino a piazza Annunziata.
Qui, l’omaggio al monumento ai Caduti in una piazza affollata con la presenza di militari e forze dell’ordine e bandiere tricolore ai balconi. Un evento annotato negli annali della politica biancavillese e da ritenere qualificante dell’esperienza amministrativa del sindaco Antonino Russo.
Da allora, poi, un allontanamento dalla politica attiva. L’ultimo suo impegno pubblico risale, tuttavia, al 2008 per le elezioni amministrative. Il suo nome, infatti, figura come primo nell’elenco degli assessori designati dal candidato sindaco Salvuccio Furnari.
Il cordoglio del sindaco Bonanno
Il sindaco Antonio Bonanno ha voluto esprimere il suo cordoglio. Lo ha fatto con un messaggio sulla sua pagina Facebook: «Ci lascia a soli 66 anni il medico ed ex sindaco di Biancavilla, Antonino Russo. Un infarto gli è stato fatale. Ai familiari dell’ex primo cittadino esprimo i sensi del mio più sentito cordoglio e le condoglianze dell’amministrazione e di tutta la comunità biancavillese».
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Politica
Il taglio dei pini dà ossigeno alla politica: attacchi da destra a sinistra
Marco Cantarella e Alfio Distefano contro le modalità dei lavori in piazza Falcone-Borsellino

Il taglio degli alberi di pino di piazza Falcone-Borsellino, a Biancavilla, dà ossigeno alla politica locale. Prese di posizione e interventi polemici contro l’amministrazione comunale arrivano da destra e sinistra.
Non passano inosservati i toni usati da Marco Cantarella, già assessore ed attuale consigliere comunale di maggioranza. Prendendo spunto dal video pubblicato da Biancavilla Oggi, Cantarella non usa mezzi termini.
In un post su Facebook scrive: «Una riqualificazione che distrugge l’identità di una piazza… anziché avviare delle opere di valorizzazione e conservazione del bello, dell’unico polmone verde di un quartiere, si pensa bene di abbattere e uccidere decine di pini adulti… Un intervento vergognoso, uno sfregio inutile e costoso che andrà a vantaggio solo di qualche fortunato vivaista. Mi dissocio da questi tipi di interventi, che appartengono ad un modus operandi post guerra».
Dal fronte opposto, interviene pure Alfio Distefano del Partito democratico. «Il Consiglio Comunale – ricorda – aveva approvato all’unanimità una mia mozione per piantare 100 nuovi alberi in città, rimpiazzando le aiuole esistenti. Decisione ignorata, ancora una volta, da un’amministrazione che procede indisturbata, calpestando il ruolo del Consiglio Comunale e il bene della città».
«Dicono che verranno piantati nuovi alberi, ma – sottolinea Distefano, riferendosi al taglio dei pini – nel frattempo si taglia un pezzo di storia e si impoverisce il nostro verde pubblico. Ancora una volta, la destra cittadina si dimostra tutto tranne che una soluzione per l’ambiente e la qualità della vita. Chi ne paga le conseguenze? Sempre e solo i cittadini».
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Politica
Battiato aderisce all’Mpa: «Delusione e amarezza, scelta che non gli fa onore»
Dura reazione del gruppo “Biancavilla in azione” nel quale il consigliere comunale era stato eletto

«La scelta del consigliere Battiato, per i suoi modi sbrigativi e irrispettosi, provoca delusione e amarezza a quanti – noi per primi – hanno lavorato per raggiungere obiettivi importanti. Nessuno di noi ha compreso le ragioni di questa decisione e, a dirla tutta, ci pare che Francesco Battiato non abbia scritto una pagina politica che gli fa onore».
Parole dure, quelle scritte in una nota dal gruppo “Biancavilla in azione“, nella cui lista era stato eletto Francesco Battiato. Lo stesso che, in aula, ha formalizzato la sua adesione al Movimento per l’Autonomia con tanto di “benvenuto” di Giuseppe Lombardo.
«Un annuncio a sorpresa che ci amareggia non poco. Il consigliere Battiato, infatti, non ha avuto la correttezza di informare preventivamente il gruppo politico che lo ha candidato e grazie al quale è stato eletto. In sostanza, siamo stati messi davanti al fatto compiuto». Lo sottolineano Placido Santanocita e Antonio Greco, primi firmatari della lista “Biancavilla in azione”, che in Consiglio rimane rappresentata da Salvo Pulvirenti.
Critiche anche al presidente del Consiglio
«Battiato – prosegue la nota – ha giustificato la propria scelta, affermando che la stessa è dettata da motivi politici e di condivisione di valori appartenenti al gruppo cui ha aderito. Tale motivazione si presta a molteplici interpretazioni, la più importante delle quali è che il gruppo “Biancavilla in azione” è ispirato a una idea di politica che mette al centro il valore del bene comune. Valore che, evidentemente, egli non condivide. Gli auguriamo buon lavoro, non prima di avergli ricordato che il tempo è galantuomo».
Il gruppo critica anche l’atteggiamento assunto dalla guida dell’assemblea cittadina, esponente autonomista: Esprimiamo, infine, stupore e amarezza per le parole di benvenuto nel proprio gruppo Mpa pronunciate dal Presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero. Dichiarazione incompatibile con il ruolo “super partes” che è chiamato a rappresentare una figura istituzionale come il Presidente dell’assise cittadina».

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