Chiesa
Padre Tomasello positivo al Covid: «Occorre scuotere le nostre coscienze»
Il parroco dell’Annunziata, in isolamento domiciliare, si rivolge alla sua comunità in vista del Natale

Positivo al coronavirus. Padre Antonino Tomasello, parroco dell’Annunziata di Biancavilla, è stato colpito dall’infezione Covid. Adesso si trova in isolamento domiciliare, anche se fortunatamente non accusa particolari sintomi.
La notizia si era diffusa diversi giorni fa, quando si era provveduto pure a sanificare i locali della chiesa. Adesso la pagina Facebook della parrocchia ha pubblicato formalmente una lettera di padre Tomasello rivolta alla sua comunità, in vista del Natale.
«Questa emergenza «ha cambiato la vita di tutti noi in questi lunghi mesi e –sottolinea padre Tomasello – pian piano si registrano i grandi danni prodotti dal Covid sul mondo della scuola, su quello del lavoro, sulla salute pubblica… È iniziata una grande crisi. Eppure, come diceva Papa Francesco nell’omelia di Pentecoste, “peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla chiudendoci in noi stessi”».
Padre Tomasello ne è convinto: «Occorre offrire speranza, specialmente oggi, quando i segni di morte balzano gli occhi e si impongono attraverso i mezzi di comunicazione una speranza che rinsalda legami e diventa dimostrazione che stiamo vivendo un tempo di possibile rinascita sociale».
«Anche noi siamo chiamati oggi a scuotere le nostre coscienze, perché se è vero che niente sarà più come prima, è vero anche che tutto potrà essere migliore rispetto a prima, ma solo se noi faremo la nostra parte», conclude il parroco dell’Annunziata, salutando la sua comunità e rivolgendosi in maniera particolare a bambini, anziani e ammalati.
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Chiesa
Giubileo, oltre 160 parrocchiani dell’Idria in pellegrinaggio a Catania
Guidato da padre Giovambattista Zappalà, il gruppo di fedeli ha visitato i luoghi di Sant’Agata

Pellegrinaggio giubilare a Catania per la parrocchia “Santa Maria dell’Idria” di Biancavilla. Hanno preso parte a questo evento oltre 160 fedeli, guidati dal parroco don Giovambattista Zappalà.
Il pellegrinaggio rientra nelle varie iniziative che si susseguiranno per questo anno giubilare, iniziato lo scorso 24 dicembre a San Pietro a Roma con l’apertura della Porta Santa da parte di Papa Francesco.
I parrocchiani biancavillesi hanno fatto sosta in diversi luoghi di culto dedicati a Sant’Agata, per la preghiera personale e comunitaria. Le chiese di Sant’Agata la Vetere, Sant’Agata al carcere e Sant’Agata alla fornace: le tappe del pellegrinaggio. Infine, la processione con la Croce dalla chiesa di Sant’Agata alla Badìa fino alla Cattedrale, attraversando la Porta Santa, per la celebrazione eucaristica nella cappella della patrona di Catania e della Diocesi. La messa è stata celebrata dal parroco della Cattedrale, mons. Barbaro Scionti, e da padre Zappalà.
Per i fedeli, non solo un sabato di preghiera, ma anche un’occasione di condivisione e aggregazione nel cuore del centro storico di Catania e nei luoghi di Sant’Agata.
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Chiesa
Avviata la ristrutturazione dell’oratorio della parrocchia “Sacro Cuore”
Gli interventi sono finanziati dalla Regione con 100mila euro, il Comune fa da stazione appaltante

Locali pronti ad essere sistemati per accogliere un numero maggiore di giovani. Al via la ristrutturazione dell’Oratorio della parrocchia “Sacro Cuore” di Biancavilla. Finanziati con 100mila euro dall’assessorato regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità (con il Comune in qualità di stazione appaltante), i lavori dureranno circa 90 giorni. La firma della documentazione e la consegna formale è avvenuta nei locali parrocchiali.
In particolare, gli interventi consentiranno di riaprire tutto il primo piano dell’oratorio. Si tratta di una parte della struttura che era stata dichiarata inagibile nel 1998. Quella chiusura aveva sottratto di fatto degli spazi alla comunità parrocchiale fondata da padre Salvatore Greco, che fa riferimento ad un vasto quartiere.
L’oratorio è un centro di ritrovo e di aggregazione giovanile. Il recupero di spazi finora inutilizzati mira ad ampliare anche l’offerta educativa e la promozione di iniziative sociali. Attualmente circa 50 bambini del quartiere sono impegnati in attività di doposcuola.
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