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Il vescovo Salvatore Gristina al convento di Biancavilla per il “perdono d’Assisi”

Si tratta di un’indulgenza plenaria, la celerazione è molto sentita nella Chiesa Cattolica, in particolare dai francescani

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© Foto Pinuccia Bivona

Celebrazione molto partecipata, quella che si è svolta nello slargo adiacente al Convento dei frati minori di Biancavilla e al cimitero, con tutte le misure di contenimento del Covid, per la festa del “Perdono d’Assisi”.

Si tratta di un’indulgenza plenaria che può essere ottenuta dai fedeli dal mezzogiorno dell’1 agosto alla mezzanotte del 2 agosto di ogni anno. Una festa molto sentita per la Chiesa Cattolica, ma soprattutto per l’ordine francescano.

La celebrazione, quest’anno a Biancavilla, è stata presieduta dall’arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina.

Il presule, nella sua omelia, ha sottolineato un concetto molto importante per i cristiani: «Quanto spreco di cibo nella nostra società! Il brano evangelico di oggi ci insegna invece la sobrietà, il coinvolgimento, ma ci parla anche di gesti di perdono e misericordia. Ecco San Francesco, anch’egli fu attuatore di questa misericordia».

Presente alla Celebrazione, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, anche l’assessore Vincenzo Amato, in fascia tricolore.

Al termine della messa è stato presentato alla comunità anche il nuovo frate, Benedetto Lipari, arrivato da pochi giorni al convento di Biancavilla.

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Chiesa

L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»

Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»

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© Foto Biancavilla Oggi

Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.

«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.

«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».

Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».

Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.

Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.

Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».

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