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Cronaca

I carabinieri non danno tregua: ancora controlli nei luoghi della “movida”

Militari in tutto il territorio comunale per ordine pubblico e nel rispetto delle disposizioni anti-Covid

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Identificate 47 persone, sottoposti a verifica 23 veicoli ed 8 esercizi commerciali. I controlli, soprattutto nei luoghi della “movida” a Biancavilla, non si fermano.

I carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Paternò, assieme ai colleghi della locale Stazione, hanno effettuato un servizio di controllo del territorio. Servizio finalizzato a garantire il rispetto delle disposizioni governative per il contenimento del fenomeno epidemico. Ma anche per tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica in occasione della ormai nota “movida” biancavillese, a seguito della quale il centro etneo accoglie, ogni settimana, un gran numero di frequentatori di quel comprensorio.

In particolare, i militari hanno denunciato un 20enne di Adrano che, sottoposto a controllo, è stato trovato in possesso di un coltello di genere vietato avente una lama di 9 centimetri (Biancavilla Oggi ne aveva dato notizia già settimana scorsa).

Un biancavillese, anche lui ventenne, è stato trovato in possesso di 3 grammi di marijuana per “uso personale”. Per questo è stato segnalato alla Prefettura di Catania quale assuntore di sostanze stupefacente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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