Storie
Biancavilla piange un vero “angelo”: addio Alfio Amato, ragazzo altruista
Un arresto cardiaco. Se ne è andato così Alfio Amato, 38enne biancavillese, noto nella comunità ecclesiale di Biancavilla, soprattutto al convento “San Francesco” e nella parrocchia “Santissimo Salvatore”. Qui, in particolare, aveva fatto parte del gruppo scout “Biancavilla 1”.
Era particolarmente attivo anche come volontario dell’Unitalsi, associazione per la quale aveva svolto servizio con il treno bianco fino a Lourdes e dando assistenza a famiglie e bambini in Terra Santa.
«Era veramente un angelo, sempre pronto a dedicarsi agli altri, più di quanto facesse per se stesso», viene ricordato dagli amici.
Il suo improvviso decesso (avvenuto in casa, dove viveva con la mamma, il fratello e la sorella) ha creato sgomento e incredulità in paese tra quanti lo conoscevano e lo apprezzavano per le sue qualità umane e la sua propensione all’altruismo. I funerali saranno celebrati presso la parrocchia Cristo Re, domani pomeriggio alle ore 15.30.
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Vent’anni senza Placido Stissi, il figlio Giuseppe: «Onorati di un papà così»
A “Biancavilla Oggi” il ricordo commosso: «Non ci ha visto crescere, ma siamo certi che veglia su di noi»
Vent’anni fa la morte di Placido Stissi. Il suo ricordo è intatto. Il suo gesto resta una testimonianza del suo altruismo. Dipendente della Provincia di Catania e stretto collaboratore del presidente Nello Musumeci e poi di Raffaele Lombardo, Stissi stava andando al lavoro. In un punto della tangenziale di Catania, sotto la pioggia battente, accostò e fermò la sua macchina. Lo fece per prestare aiuto ad un giovane automobilista rimasto in panne nella corsia opposta. Mentre attraversa la carreggiata, però, un veicolo lo travolse. Morì a 41 anni, lasciando la moglie Anna Maria e i tre figli, ancora minorenni: Giuseppe, Gessica e Denis.
Il ricordo del suo primogenito è intriso di affetto e orgoglio. «Sono passati 20 lunghi anni, mi fa onore, ci rende onorati che – dice Giuseppe a Biancavilla Oggi – dopo tutto questo tempo ancora la gente ricordi il gesto eroico che mio padre ha fatto. Non ha riflettuto più di una volta a scendere dalla propria auto e a soccorrere quel ragazzo rimasto in panne e con l’auto capovolta. Non ha pensato alle conseguenze che potevano succedere in quella fatidica giornata piovosa. Come poi effettivamente accaduto, lasciando noi figli piccoli e mia mamma».
Chi ha conosciuto Placido, a Biancavilla, può confermare che le parole del figlio descrivano esattamente quei modi di sincera disponibilità nei confronti di chiunque.
«Mio papà era fatto così. Sempre premuroso. Sempre cordiale e generoso con tutti. L’amico degli amici. Sempre pronto ad aiutare tutti. Un angelo volato in cielo troppo giovane e troppo presto. Oggi è raro fare e ricevere gesti del genere. Soprattutto noi giovani – sottolinea Giuseppe – dovremmo prendere esempio da questi ormai rari gesti di altruismo verso il prossimo. Non si pensa altro che all’invidia e alla cattiveria, invece dovremmo trovare il modo per riportare i bei gesti di solidarietà. Non dovremmo dimenticare che potremmo avere bisogno, anche noi, di un semplice aiuto, una carezza, una mano che ci venga posta sulla spalla o essere ascoltati».
«Noi figli – conclude Giuseppe – siamo veramente onorati di avere avuto un padre così. Mia mamma lo è del marito che ha avuto. Certo, il dolore resta, come il rammarico che ci abbia lasciati così presto senza vederci crescere ed essere al nostro fianco. Ma siamo sicuri che ci veglia da lassù e guida i suoi nipoti nella migliore strada».
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Davide Sangiorgio, addio ad un ragazzo di animo nobile e di grande altruismo
erwald
20 Ottobre 2019 at 21:44
r.i.p
teresa
20 Ottobre 2019 at 18:08
Affiuzzu! Cuore nobile e gentile, mi ricordo il banco di scuola che dividevamo, mi dispiace tantissimo, se ne vanno i migliori. Che tu possa riposare accanto a Dio, veglia per la tua famiglia, in particolare sua madre, tu che eri uguale a lei, tale madre tale figlio! Che dolore!