Cronaca
Banche con Atm più “poveri” per scoraggiare ladri e malviventi


Il colpo messo a segno nell’ottobre del 2015 al Credito Etneo
Nuove strategie, anche a Biancavilla, di banche e Ufficio postale, su indicazioni delle forze dell’ordine. Gli sportelli bancomat non saranno più caricati in tutta la loro capienza. I malviventi sono avvisati.
di Vittorio Fiorenza
Ladri e malviventi sono avvisati: inutile che organizzino assalti ai bancomat, non vale la pena tutto quel fracasso perché d’ora in poi il contenuto di denaro sarà limitatissimo. Visti i ripetuti episodi registratisi nel territorio provinciale (l’ultimo a Ragalna), anche a Biancavilla si tenta una nuova strategia, grazie ad indicazioni delle forze dell’ordine agli istituti bancari, compreso l’Ufficio postale.
L’indicazione delle forze dell’ordine fornita a tutte le banche e alle Poste di Biancavilla è quella di evitare di inserire grandi quantità di banconote nello sportello Atm, soprattutto nei fine settimana e in coincidenza di giornate festive. La prassi era quella di caricare decine e decine di migliaia di euro: ci sono Atm in grado di gestire persino 100mila euro di caricamenti ed altri che arrivano pure a 200mila.
Somme che fanno gola ai malviventi. A Biancavilla un assalto al bancomat con modalità “spettacolari” è stato compiuto con un escavatore ai danni del Credito Etneo, in viale dei Fiori, nell’ottobre del 2015, con un bottino fruttato ai ladri circa 50mila euro. Alcuni mesi prima lo stesso istituto di credito era stato preso di mira con l’utilizzo di un camion-ariete, anche se il colpo, in quell’occasione, era fallito.
Per mettere in campo una strategia di prevenzione e scoraggiare i malintenzionati, quindi, d’ora in poi gli Atm saranno caricati con somme più esigue, per esempio 5-6mila euro. Insomma, sì, non varrà più la pena smuovere escavatori e camion per racimolare somme così esigue. Ladri e malviventi sono avvisati.
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►Camion-ariete contro bancomat: assalto fallito al Credito Etneo

Il colpo fallito nel febbraio 2015 al Credito Etneo
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Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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