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Aggredito da un cane randagio, dipendente comunale riporta ferite

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Randagismo

Immagine di repertorio

Il custode del cimitero ha dovuto ricorrere al pronto soccorso per morsi riportati in entrambe le gambe. Caduti nel vuoto i ripetuti appelli lanciati dalla Lav affinché il Comune rispetti ed applichi la normativa sul randagismo.

 

di Vittorio Fiorenza

Aggredito da un cane randagio mentre era all’interno del cimitero di Biancavilla. Ne è stato vittima il custode della struttura comunale, che ha dovuto ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso dell’ospedale “Matia Santissima Addolorata”. Il dipendente comunale ha riportato ferita in entrambe le gambe, dove si notano i segni lasciati dai morsi del cane. Ferite, comunque, lievi. L’uomo, nel momento in cui è stato aggredito, è stato aiutato da un’altra persona, che ha fatto fuggire l’animale per poi prestare soccorso.

Un episodio che ripropone la questione del randagismo inadeguatamente gestito dall’amministrazione comunale. La Lav, senza mezzi termini, ha svariate volte accusato l’amministrazione Glorioso di disinteressarsi della questione e di non attuare quanto stabilisce la normativa.

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Biancavilla Oggi aveva documentato qualche mese fa un feroce attacco del branco nei confronti di un altro cane, in via della Montagna.

Immagini forti che mostrano le dinamiche del branco. Scene che valgono più di ogni altra parola per certificare che il randagismo non rientra tra le questioni affrontate dall’amministrazione comunale.

Scene di quel tipo non si verificano nelle città in cui avviene la gestione delle microchippature, della sterilizzazione, della selezione degli esemplari violenti e morsicatori, l’immissione degli animali non violenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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2 Commenti

2 Commenti

  1. Alba

    21 Aprile 2017 at 19:11

    Spero che questi cani randagi aggrediscono il sindaco glorioso…così capirà il problema che persiste a Biancavilla da lui ignorato….Caro sindaco si faccia una passeggiata alle 5 del mattino così capirà…..la gente è costretta a portarsi un bastone per l’eventuale…

  2. Franco

    21 Aprile 2017 at 12:41

    Il randagismo raggiungerà livelli pari a quelli della Palermo dei film di Ciprì e Maresco…

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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