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Cronaca

Blitz “Onda d’urto”, atto secondo: scattano sei arresti dei carabinieri

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C’è una seconda “puntata” dell’operazione “Onda d’urto” eseguita a Biancavilla dai carabinieri lo scorso dicembre. Un’ulteriore appendice, denominata “Reset”, dell’attività investigativa della Procura Distrettuale di Catania che ha portato ora a sei ordinanze di custodia cautelare in carcere. L’attività è stata realizzata all’esito di articolata indagine, nell’ambito della quale un altro imprenditore, costretto da diversi anni a pagare  somme di denaro a titolo di “protezione”, ha collaborato con le forze dell’ordine, confermando il già grave quadro indiziario.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura Distrettuale,  ha emesso i provvedimenti nei confronti dei sei soggetti bancavillesi, tutti appartenenti alla criminalità organizzata, e gravemente indiziati in ordine al reato di estorsione continuata e aggravata dal metodo mafioso. Nello specifico i destinatari sono stati Carmelo Vercoco, 44 anni, Vincenzo Monforte, 31 anni (già coinvolto nell’operazione “Onda d’urto”), Alfio Petralia, 40 anni, Alfio Muscia, 39 anni, Angelo Girasole, 41 anni, ed Alberto Gravagna, 32 anni.

I provvedimenti cautelari tengono conto -come detto- di una lunga e complessa attività  d’indagine nei confronti di appartenenti al vecchio clan, attivo nel comune di Biancavilla e considerato articolazione della famiglia catanese “Santapaola-Ercolano”. I riscontri investigativi svolti, caratterizzati anche da attività tecniche di intercettazioni ambientali e telefoniche, oltre a riprese video, hanno permesso di ricostruire minuziosamente l’azione estorsiva, e di evidenziare i ruoli e le dinamiche del gruppo.

L’indagine, svolta a quattro mesi di distanza dall’operazione “Onda d’Urto”, evidenzia ulteriormente una vicinanza dell’ Arma dei Carabinieri alla cittadinanza di Biancavilla ed evidenzia la serrata attività volta a infrangere il muro del silenzio ancora presente nella provincia catanese.

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria gli arrestati sono stati rinchiusi nella casa circondariale di Catania Bicocca, ad esclusione di Monforte, già recluso nel carcere di  Siracusa.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

Arrestato un biancavillese in Sardegna: sul suo camion 70 kg di marijuana

Circa 100 buste sottovuoto: se immessa sul mecato, la sostanza avrebbe fruttato oltre 100mila euro

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Un insospettabile. Forse proprio per questo è stato individuato per effettuare un servizio di corriere della droga, con il proprio autoarticolato. Ma non è sfuggito ai “radar” della Guardia di finanza, insospettivi dal suo atteggiamento nervoso.

Un 38enne di Biancavilla è stato fermato al porto “Isola Bianca” di Olbia, in Sardegna. Era in procinto di imbarcarsi sulla motonave diretta a Civitavecchia e Livorno.

Sul suo camion, carico di mobilio usato, le Fiamme gialle, con l’ausilio dei cani antidroga, hanno scoperto un grosso quantitativo di sostanza stupefacente: quasi 70 kg di marijuana. Erano contenuti in oltre 100 buste sottovuoto termosaldate, nascoste in alcuni divani da bar. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato oltre 100mila euro.

I militari hanno, quindi, sequestrato la droga ed arrestato l’autotrasportatore per traffico di stupefacenti, per poi condurlo nel carcere di Nuchis.

A Biancavilla, l’uomo si era fatto “conoscere” per una vicenda privata che ha portato i carabinieri a denunciarlo per incendio doloso. Ma mai era stato “catalogato” a fatti o dinamiche di criminalità organizzata. L’episodio avvenuto in Sardegna ora è al vaglio degli inquirenti per ulteriori approfondimenti, nel tentativo di risalire ai committenti e alla destinazione del quantitativo di droga.

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