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Biancavilla siamo noi

«Ho visitato la tomba di mio padre e ho scoperto l’ennesimo furto di fiori»

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Sono nuovamente. Sono andata al cimitero di Biancavilla per una visita alla tomba di mio padre e ho trovato il vaso vuoto. Nuovamente sono stati rubati i fiori. Dico “nuovamente” perché è già successo tante volte. Le piante nella fioriera, nell’aiuola.

Ogni volta ci si sente umiliati del fatto che c’è chi deve appropriarsi di cose non sue. E questo lo pensiamo in tanti.

Quello che chiedo a voi di Biancavilla Oggi, che siete la voce del nostro paese, è se potete scrivere un articolo su questo problema che affligge tante persone.

Un grazie di cuore per avermi ascoltato.

ANNAMARIA GALVAGNO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Salvo

    8 Aprile 2017 at 18:01

    Spesso quando esco in auto, abitando in zona, transito da via D’Annunzio in direzione via Colombo (circumvallazione). In detta via, almeno nell’ultimo tratto, vige un divieto d’accesso per chi viene da via Colombo, perfettamente indicato da un bel segnale stradale che appunto segnala il divieto d’accesso. Purtroppo però, spesso e volentieri tale divieto è ignorato dagli automobilisti, nonostante la zona è piena di altre strade attigue per poter arrivare alla destinazione desiderata. Dico ciò poiché tante volte mi capita di dover fare o far fare a chi mi trovo di fronte e non può transitare, manovre varie poiché entrambi i lati sono occupati da veicoli in sosta, per cui rimane solo lo spazio per il transito di una auto. Mi chiedo perché la polizia municipale non mette un vigile in zona per far abituare, nei modi più indicati, tutti quegli automobilisti che non riescono a vedere o più semplicemente, ignorano un segnale stradale ??

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Biancavilla siamo noi

«Vi racconto un atto meschino e di ordinaria inciviltà che mi è capitato»

Un nostro lettore ci segnala un episodio accaduto in piazza Sgriccio, dopo il rientro da Catania

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Sono un cittadino qualunque che vuole denunciare un fatto a me accaduto qualche sera fa, si tratta di una cosa da niente, però quello che fa indignare di più è il gesto e la pianificazione che probabilmente c’è alla base. 

Mi trovavo a rientrare da Catania dopo aver trascorso una serata con amici e venendo da via della Montagna, mi accingevo a fare rifornimento in Piazza Sgriccio. Come quasi sempre, nei fine settimana davanti al chiosco situato sulla piazza, stazionano dei ragazzi; io mi immetto sulla destra per fare rifornimento e sento una botta nel retro della macchina. Inizialmente non avevo capito bene, infatti per sicurezza non mi sono fermato in quel rifornimento.

Qualche centinaio di metri dopo mi sono fermato per controllare ed ho trovato la sorpresa: mi avevano lanciato un uovo nella zona del serbatoio, rendendo praticamente impossibile aprire lo sportellino. E la cosa che fa indignare ancora di più è che molto probabilmente quel gruppo di ragazzi erano minorenni, perché c’erano diverse microcar parcheggiate.

Quei ragazzi si trovavano per caso ad avere delle uova? Li lanciavano casualmente alle macchine di passaggio? Oppure era una cosa ben pianificata per quelli che facevano rifornimento? Se fosse davvero così non ho parole, oltre al gesto, pianificare una cosa del genere è una cosa a dir poco meschina.

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