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Il preside della “Sturzo”, Marra: «Vogliamo chiarezza sul cantiere»

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Il dirigente scolastico, Sergio Marra

Le immagini, pubblicate da Biancavilla Oggi, dei sacchi bianchi con gli inerti del cantiere della scuola finiti nel sito di monte Calvario hanno riacceso legittimi dubbi e timori. Il dirigente scolastico: «Ci sono posizioni contraddittorie del Comune, o ci sono garanzie o i lavori vanno sospesi».

 

di Vittorio Fiorenza

«Vogliamo chiarezza, non posizioni contraddittorie». Quei sacchi bianchi contenenti inerti edili (sui quali non si può escludere la presenza di fibre di fluoroedenite) e collocati nell’area di monte Calvario non hanno preoccupato solo gli abitanti della zona. Hanno pure riacceso dubbi e timori nella scuola media “Luigi Sturzo”.

Il materiale di risulta, come Biancavilla Oggi ha appurato con l’ing. Placido Mancari dell’Ufficio tecnico comunale, proviene proprio dall’edificio scolastico, interessato a lavori di ristrutturazione. Il preside Sergio Marra nei giorni scorsi, confortato dall’amministrazione comunale, è stato impegnato a rassicurare i genitori.

Ma alla luce di quanto pubblicato da Biancavilla Oggi, il dirigente pretende chiarezza ed assunzione di responsabilità: «C’è una contraddizione. Da una parte, ci è stata data massima garanzia di sicurezza. Dall’altra, vediamo che il materiale di risulta finisce a monte Calvario». Ovvero, nel sito di raccolta degli inerti potenzialmente inquinati.

Ecco perché il preside chiederà conto e ragione nella riunione tecnica, che già era stata fissata per il 9 febbraio. Attorno ad un tavolo sono chiamati i rappresentanti della scuola (compresi i responsabili della sicurezza), il Comune e l’impresa esecutrice dei lavori. La prima fase delle opere, che riguardava i bagni, è completa. Adesso il cantiere è fermo. Si dovrà decidere se, come e con quali modalità proseguire per realizzare la scala di sicurezza e l’impianto antincendio.

«Ma ci devono dare chiaramente precise garanzie –specifica Marra– altrimenti i lavori sono da sospendere e rimandare».

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I sacchi con gli inerti della “Sturzo” finiti a monte Calvario

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Paziente operata a 104 anni, intervento straordinario all’ospedale di Biancavilla

Il sindaco Bonanno si congratula con i medici Natale Giuffrida e Antonino Rossitto: «Sanità che funziona»

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Un delicato intervento chirurgico di protesi al femore su una paziente di 104 anni è stato eseguito con successo all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. A renderlo noto è il sindaco Antonio Bonanno, che ha voluto esprimere il proprio apprezzamento ai professionisti coinvolti.

«Faccio le mie più vive congratulazioni ai dottori Natale Giuffrida e Antonino Rossitto, ortopedici dell’ospedale di Biancavilla – ha dichiarato Bonanno – per il delicato intervento al femore eseguito con successo su una paziente di 104 anni, la signora Vita di Cesarò».

Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche all’intera squadra sanitaria che ha collaborato all’operazione. «Un plauso va anche all’equipe anestesiologica e al personale infermieristico – ha aggiunto il primo cittadino – che hanno garantito un’assistenza di altissima qualità».

Per il sindaco, l’episodio rappresenta un motivo di orgoglio non solo per la struttura ospedaliera, ma per l’intera comunità. «Questo intervento testimonia l’eccellenza e la professionalità del nostro ospedale – ha sottolineato – capace di offrire cure avanzate e umanamente attente anche nei casi più complessi».

«La sanità pubblica, quando funziona con competenza e dedizione, è motivo di orgoglio per l’intera comunità», ha rimarcato Bonanno.

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Ss 284, a Biancavilla sparito lo spartitraffico: appello per il ripristino

Intervento dell’associazione Aiace: «Non possiamo aspettare che si verifichi un’altra tragedia»

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I birilli spartitraffico lungo la Strada Statale 284, nel tratto di Biancavilla, non ci sono più. Con il tempo sono stati distrutti, danneggiati, scardinati. Eppure non erano lì per caso. Quei dispositivi flessibili erano stati fortemente voluti, attraverso petizioni e prese di posizioni, da cittadini di Biancavilla, Adrano, Bronte e dei centri vicini. Una volontà contro incidenti stradali in un’arteria ad alto rischio. L’assenza dello spartitraffico adesso riaccende i riflettori sulla sicurezza.

L’Associazione Consumatori AIACE, attenta su questi temi e sulla Ss 284, lancia un appello urgente alle istituzioni (Comune di Biancavilla, alla Prefettura, all’Anas e alla Polizia Stradale): «Chiederemo formalmente agli enti competenti il ripristino immediato della barriera spartitraffico con i birilli flessibili. Non possiamo aspettare che si verifichi un’altra tragedia».

L’associazione chiede interventi concreti anche per altri aspetti: un manto stradale drenante, che non si trasformi in una trappola a ogni pioggia; una pavimentazione a norma, senza buche né tratti usurati; aree di sosta sicure e pulite, libere da rifiuti e cani randagi, che rappresentano un pericolo reale per chi è alla guida; guard rail a norma, per contenere i veicoli in caso di uscita di strada.

Tutti elementi che – denuncia l’associazione – risultano assenti in lunghi tratti della Strada Statale 284, la principale arteria che collega Biancavilla, Adrano, Santa Maria di Licodia e Paternò.

«Autovelox non omologato, annullato verbale»

Intanto, l’associazione cita l’avv. Andrea Carmanello che ha reso nota una sentenza recentissima del Giudice di Pace di Biancavilla con cui è stato annullato un verbale elevato con autovelox. Il motivo? Il dispositivo era approvato ma non omologato, contrariamente a quanto stabilito dalla Cassazione.

«Una decisione di grande valore, che può aprire la strada – sottolinea Aiace – a molti ricorsi e annullamenti, anche in altri comuni. È bene che i cittadini lo sappiano, perché conoscere i propri diritti è il primo modo per difendersi».

«Non si può morire per strada mentre si va a lavorare, a scuola o semplicemente si torna a casa – scrive l’associazione –. La sicurezza non può ridursi a qualche autovelox. Sappiamo bene che in molte zone d’Italia questi strumenti sono stati utilizzati più per fare cassa che per prevenire realmente incidenti. Ma non è così che si salvano vite».

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Registrazione al Tribunale di Catania n. 25/2016
Iscrizione al Roc n. 36315
Direttore responsabile: Vittorio Fiorenza

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