Connettiti con

Cronaca

Omicidio Maccarrone, il Riesame: «Merlo e Magro restino in carcere»

Pubblicato

il

massimo-merloantonio-magro

Respinta l’istanza di scarcerazione presentata al Tribunale del riesame dai legali di Massimo Merlo e Antonino Magro, ritenuti l’esecutore e il mandante dell’omicidio di Maurizio Maccarrone, avvenuto nel 2014 ad Adrano.

 

di Vittorio Fiorenza

Massimo Merlo, pregiudicato biancavillese di 44 anni, resta in carcere per l’omicidio di Maurizio Maccarrone. Lo ha deciso il Tribunale del riesame di Catania, rigettando la richiesta presentata dai suoi legali, gli avv. Giuseppe Milazzo e Roberta Castorina, per annullare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Stessa decisione per il paternese Antonino Magro, assistito dagli avv. Antonio Bellia ed Eugenio De Luca.

Merlo e Magro sono ritenuti esecutore e mandante dell’uccisione, avvenuta ad Adrano nel 2014, di Maurizio Maccarrone, un impiegato dell’Opera Cenacolo Cristo Re di Croce al vallone.

Ad incastrare i due sono state le indagini della squadra mobile di Catania e il commissariato di polizia di Adrano, che si sono avvalse delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaetano Di Marco e di un video choc che ha ripreso le fasi dell’omicidio.

Secondo gli investigatori, Maccarrone sarebbe stato ucciso per ragioni passionali. La vittima avrebbe avuto una relazione con una donna, legata in passato a Magro. Quest’ultimo avrebbe decretato per questo la sua morte, ordinando a Merlo l’eliminazione. Movente passionale, quindi, ma con lo sfondo mafioso, visti i precedenti e i profili criminali sia di Magro che di Merlo.

Quest’ultimo, pochi giorni dopo il fermo per omicidio, è stato anche coinvolto nell’operazione “Onda d’urto”   , condotta dai carabinieri a Biancavilla, dove è stato scoperchiato un giro di estorsioni ai danni di un’agenzia di pompe funebri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Sequestrati 20 kg di pesce ad un ristorante di sushi di Biancavilla

Otto giovani in possesso di droga, sanzioni di 20mila euro per violazioni del Codice della strada

Pubblicato

il

Controllo del territorio di Biancavilla da parte dei carabinieri della compagnia di Paternò, con il supporto dei colleghi della C.I.O. del 12° Reggimento “Sicilia” e del N.A.S. di Catania con operatori dell’Asp

Le verifiche si sono concetrata su 5 pub e ristoranti. In un ristorante di sushi, in particolare, è stata riscontrata la mancata tracciabilità dei prodotti ittici. Circostanza che ha determinato il sequestro di 20 kg di varie tipologie di pesce. Il titolare ha avuto sanzioni per 3500 euro.

Le operazioni dei militari si sono allargate nei luoghi di maggiore aggregazione serale dei ragazzi, da piazza Annunziata e Via Vittorio Emanuele al viale dei Fiori.

Per quanto riguarda le attività su strada, i militari hanno denunciato in stato di libertà un 27enne di Adrano, trovato in possesso di un bastone telescopico tipo “manganello” all’interno della propria utilitaria, fermata in un posto di controllo in viale dei Fiori. Segnalati alla Prefettura 8 giovani, tutti residenti tra Adrano e Biancavilla di età tra i 17 e 30 anni. Avevano complessivamente 5 dosi di marijuana, 2 di cocaina e 3 di hashish.

Consistenti infine anche i servizi finalizzati ad assicurare il rispetto delle norme del Codice della Strada. In tal senso, i militari hanno accertato che su 56 veicoli controllati, oltre un terzo era sprovvisto della copertura assicurativa. In due casi, i conducenti di 2 mezzi, sequestrati, si trovavano alla guida senza aver mai conseguito la patente. Sono stati, quindi, contestate 19 sanzioni amministrative, per un valore di circa 20mila euro. Ritirati due documenti di guida e circolazione e decurtati complessivamente 17 punti alle patenti di guida.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere

I più letti

Nel rispetto dei lettori e a garanzia della propria indipendenza, questa testata giornalistica non chiede e rifiuta finanziamenti, contributi, sponsorizzazioni, patrocini onerosi da parte del Comune di Biancavilla, di forze politiche e soggetti locali con ruoli di rappresentanza istituzionale o ad essi riconducibili.