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Omicidio Crispi, eseguita l’autopsia al vecchio ospedale “Garibaldi”

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È stata eseguita al vecchio ospedale “Garibaldi” di Catania, l’autopsia sul corpo di Antonio Crispi, il 44enne assassinato a colpi di pietra a Biancavilla.

Probabile che nelle prossime ore la salma sia riconsegnata ai familiari, che potranno procedere con il funerale.

Per la relazione completa sugli esiti dell’esame i tempi non sono brevi.

Tra le prime indicazioni attese, c’è quella del segmento temporale nel quale è avventa la morte.

La moglie, la madre e la sorella di Crispi, assistiti dall’avv. Dario Pastore, sono affiancati, in qualità di consulente, dal prof. Giulio Cardia, docente di medicina legale all’Università di Messina.

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Fatto inginocchiare a poi lapidato
Ammazzato a colpi di pietra in testa
A Biancavilla nove omicidi in 7 anni

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Cronaca

Bimba investita, le mamme del plesso “Don Bosco”: «Vogliamo più sicurezza»

Incidente accaduto all’orario di inizio lezioni, impossibile accompagnare i bambini fino ai loro padiglioni

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Una bambina è stata investita da un’auto, nei pressi del plesso “San Giovanni Bosco” di Biancavilla, all’orario di inizio delle lezioni. La piccola avrebbe riportato una frattura. A trasportarla al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” un’auto privata, anche se sul posto è poi giunta un’ambulanza del 118, oltre ai carabinieri della vicina stazione.

L’accaduto ha riacceso le preoccupazioni dei genitori che, fin dallo scorso anno scolastico, hanno lamentato le disposizioni della dirigenza che impediscono di accompagnare i bambini all’interno del perimetro dell’istituto, nei rispettivi padiglioni.

«Il tutto è successo perché non ci sono vigili urbani, ma solo ragazzi ausiliari davanti alla scuola», lamenta una mamma a Biancavilla Oggi.

«I genitori – aggiunge – non possono più entrare dentro l’istituto come prima. Ma bisogna lasciare i bimbi ai cancelli con il pericolo che appunto vengano investiti. Non ci sono più posti, a causa della sosta selvaggia senza controlli. A questo si aggiungono mamme che restano lì sedute a parlare senza senso fino a tardi, togliendo il posto a chi vorrebbe sostare per accompagnare il bimbo».

Lamentele che già lo scorso anno si erano levate. «Prima – ribadisce la mamma – entravamo a scuola e i bambini li accompagnavamo ognuno nel proprio padiglione e c’era più ordine e sicurezza. Nonostante tutte le lamentele, da più di un anno, di genitori e rappresentanti, il personale scolastico non ci dà ascolto».

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