Cronaca
Estorsione, blitz in pieno centro Pippo l’Avvocato finisce in manette
ESCLUSIVO. Scene da film in via Vittorio Emanuele, a due passi da piazza Idria, a Biancavilla. Giuseppe Amoroso, nome noto alle forze dell’ordine, assieme ad un incensurato, sono stati arrestati per “pizzo”. I militari sono entrati in azione dopo che i due soggetti avevano avuto un incontro al bar con il loro interlocutore.


Pippo Amoroso detto l’Avvocato
ESCLUSIVO. Scene da film in via Vittorio Emanuele, a due passi da piazza Idria. Giuseppe Amoroso, nome noto alle forze dell’ordine, assieme ad un incensurato, arrestati per “pizzo”. I militari sono entrati in azione dopo che i due si erano incontrati al bar con il loro interlocutore.
di Vittorio Fiorenza
Beccati per estorsione. Il plateale blitz dei carabinieri nel cuore del centro storico di Biancavilla, è avvenuto per arrestare due soggetti in flagranza di reato. Si tratta di Giuseppe Amoroso detto “Pippo l’Avvocato”, un nome noto del clan locale, presente in viarie operazioni antimafia, e di un incensurato (G.G., queste le iniziali del suo nome).
Gli arresti sono avvenuti dopo un’accurata attività di indagine, conclusa in via Vittorio Emanuele, a due passi da piazza Idria. I due avevano avuto appuntamento in un bar con il loro interlocutore e pensavano di avere concluso la loro missione. Si sbagliavano.
Ad attenderli c’erano i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Paternò. Sono entrati in azione come in una scena da film, raccontano quanti erano in centro. Armi in pugno, i due individui messi a faccia a terra, ammanettati e trasferiti a sirene spiegate nella caserma di via Benedetto Croce e poi nel carcere catanese di Bicocca. Scene che non sono passate inosservate con un tamtam di voci che subito si sono diffuse in tutto il paese.
Maggiori dettagli dell’operazione dovrebbero arrivare dalla sala stampa del comando provinciale dell’Arma dei carabinieri nelle prossime ore.
Certo è che il profilo criminale di uno dei fermati rende particolarmente significativa l’azione dei carabinieri della compagnia di Paternò, da alcune settimane guidata dal capitano Angelo Accardo. Giuseppe Amoroso, fratello di Vito (altro esponente del clan biancavillese, implicato nella recente operazione “Adernò”), lo scorso gennaio era stato affiancato e speronato da ignoti mentre era in scooter e fatto bersaglio di una fucilata. Ferito non gravemente ad un fianco e al braccio destro, era un sorvegliato speciale. Un elemento aggravante del reato di estorsione, di cui ora è chiamato a rispondere.
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►Liberata una vittima del pizzo: arrestati con 1100 euro in tasca
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Cronaca
Capelli trovati tra brioches e cornetti in un chiosco di Biancavilla: maxi-multe
Verifiche nei locali del centro storico, controlli a tappeto su strada: oltre 12mila euro di sanzioni

Operazione di controllo del territorio a Biancavilla da parte dei poliziotti del Commissariato di Adrano e del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale” con il supporto del Corpo Forestale, dell’Ispettorato del Lavoro e della Polizia Locale.
Controllati chioschi e pub per verificare l’osservanza delle normative previste per la vendita e la somministrazione di alimenti e bevande, oltre alle posizioni lavorative. Rilevate molteplici irregolarità, in alcuni casi anche gravi, al punto da comminare sanzioni per oltre 12mila euro.
Occhi puntati sui chioschi
Su tre chioschi controllati, due hanno evidenziato infrazioni rilevate dalla Polizia Locale. In particolare, accertata l’occupazione abusiva di suolo pubblico per cui ai titolari sono state contestate due sanzioni ciascuna di 173 euro.
Inoltre, in un chiosco, il Corpo Forestale ha rilevato prodotti privi di tracciabilità, tra sciroppi (25 litri), brioches e cornetti surgelati (30 chili), peraltro conservati in contenitori non idonei dal punto di vista igienico, al cui interno vi erano anche alcuni capelli. In questo caso, il titolare del chiosco è stato sanzionato per 1.500 euro e gli alimenti sono stati distrutti. Sono in corso, invece, gli accertamenti per i profili relativi alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, nonché sugli orari di lavoro.
Un pub ai raggi X
In un pub del centro storico, riscontrata la presenza di un lavoratore in nero. L’Ispettorato territoriale del Lavoro ha fatto scattare una maxi-sanzione di 5000 euro e una di 3.900 per lavoro in nero. Già in passato era stata accertata un’analoga situazione: sospesa l’attività, in attesa regolarizzi le violazioni.
Nel locale adibito a cucina, inoltre, il Corpo Forestale ha sequestrato e poi distrutto 17 chili di prodotti, freschi e congelati, di un valore commerciale di circa 300 euro, in quanto mancanti del necessario requisito della tracciabilità. Scattata la sanzione di 1500 euro, mentre il titolare è stato denunciato per frode alimentare in commercio, in quanto prodotti alimentari congelati erano spacciati come freschi, senza l’indicazione nel relativo menu.
Identificate 177 persone
Altro ambito dei controlli ha riguardato il Codice della strada. Complessivamente, i poliziotti hanno identificato 177 persone, di cui 21 già note alle forze dell’ordine, e controllato 60 veicoli, sospendendo dalla circolazione due auto per la mancanza della revisione e sanzionando altri conducenti per la mancata esibizione dei documenti, per il mancato utilizzo della cintura e del casco protettivo in sella agli scooter.
Individuate, infine, due persone di nazionalità marocchina, sprovviste di documenti. Pertanto, sono state condotte all’Ufficio Immigrazione della Questura di Catania per approfondimenti.
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FOCUS
Cronaca
Auto in fiamme nel cortile delle suore salesiane: panico tra gli abitanti
Il fuoco distrugge il mezzo di proprietà dell’Ipab, in corto circuito i cavi elettrici della zona

Forse un corto circuito o effetto del forte caldo. Un’auto è andata a fuoco nel cortile di via Mongibello, che affianca l’immobile delle suore salesiane. Il mezzo (di proprietà dell’Ipab ma in uso alle suore) era stata appena parcheggiata, di ritorno da un servizio a Catania. in poco tempo le fiamme l’hanno completamente distrutta.
Il fuoco ha lambito anche una saracinesca e il portone d’ingresso di un’abitazione. I cavi elettrici all’esterno degli edifici sono andati distrutti, generando un corto circuito, che ha mandato in fiamme anche i fili elettrici posti al di sopra dell’ingresso dell’istituto salesiano, dall’altro lato della strada. Tutta la zona ha subito lo stacco dell’energia elettrica.
Sono stati momenti di panico ed apprensione per gli abitanti della zona. Sul posto, a domare l’incendio, sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di Paternò, visto che quelli di Adrano erano fuori per un altro intervento. Presenti anche i vigili urbani.
Adesso si lavora per rimettere in sicurezza i luoghi, provvedere alla bonifica e ripristinare l’elettricità. Tanta paura, per fortuna nessuna conseguenza per le persone. I danni sono da quantificare. Da parte dell’amministrazione Ipab sarà avviata la procedura per la copertura assicurativa.
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