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Cronaca

Adrano, auto pirata investe 50enne biancavillese in sella alla sua bici

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Via IV Novembre ad Adrano, luogo dell’incidente

Un biancavillese di 50 anni, in sella alla sua bicicletta, è stato investito ad Adrano da un automobilista, che poi non si è fermato per prestare soccorso.

Ne dà notizia l’emittente adranita Tva. Il fatto si è verificato in via IV novembre, lungo il tratto di strada che costeggia la scuola media “Mazzini”.

Il 50enne è stato urtato da un automezzo. Un impatto piuttosto violento, che lo sbalzato dalla bicicletta ed è caduto rovinosamente sull’asfalto. Fortunatamente indossava il caschetto da ciclista che ha protetto il capo.

Immediato l’intervento degli operatori sanitari del 118 di Adrano, i quali dopo le prime cure sul posto hanno trasferito il ferito al pronto soccorso dell’ospedale di Biancavilla.

Per il 50enne di Biancavilla, sempre secondo quanto pubblicato da Tva, ferite alle braccia e alla schiena e contusioni in varie parti del corpo. L’uomo è stato sempre cosciente e le sue condizioni non sono fortunatamente gravi.

Rimane il deprecabile comportamento del conducente dell’automezzo che anziché fermarsi per prestare i primi soccorsi al ferito, ha preferito accelerare e allontanarsi dal luogo dell’incidente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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