In città
Ma quant’è difficile essere padre: lezione interattiva a Villa delle Favare

“Il ruolo del padre oggi”. Tutti a semicerchio nel cortile di Villa delle Favare per una conferenza interattiva su questo tema, tenuta a Villa delle Favare dal prof. Gioacchino Lavanco, docente di psicologia di comunità dell’Università di Palermo, ed organizzata dalla Commissione di Pastorale Familiare del XIII Vicariato, che comprendente Biancavilla e Santa Maria di Licodia.
I partecipanti inizialmente sono stati coinvolti sull’importanza di non confondere il “ruolo” del padre e della madre con i “compiti” tipici degli stessi: ci sono troppi “aiutanti mamme” e pochi papà. Il padre, secondo Lavanco, detta le regole, necessarie per la crescita dei figli, e dice anche “no” per il loro bene. Essere genitore, ha sottolineato ancora il docente, richiede tempo, fatica e la convinzione che bisogna essere pronti a cambiare punto di vista: il genitore lavora per la propria scomparsa dalla vita del figlio, cioè con la consapevolezza che lo dovrà rendere autonomo e capace di fare scelte ragionate senza di lui.
In un secondo momento si è passati al laboratorio dinamico e a momenti di Role Playing sul tema del “cambiamento”. Cambiamento, che –è stato evidenziato– va affrontato e non evitato, o ottenuto sgomitando e a spintoni, o aspettando che prima cambino gli altri e in ogni caso mantenendo fermi alcuni principi fondamentali come le relazioni personali e il rispetto per gli altri.
Nel corso dell’incontro, non sono mancati i momenti “sterni” nell’ampio cortile di Villa delle Favare. Da segnalare poi l’appuntamento di domenica 17 maggio con “Bike Family Fest” a Biancavilla.
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In città
Cure palliative e dignità del paziente: incontro per i medici di Biancavilla
Iniziativa promossa dall’Istituto Oncologico del Mediterraneo, in collaborazione con Samot Ets

Anche a Biancavilla ha fatto tappa l’iniziativa formativa dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo sulle cure palliative rivolta prevalentemente a medici di medicina generale, psicologi e farmacisti. Categorie professionali chiamate a Villa delle Favare in due giornate dal personale medico delle Cure Palliative della struttura sanitaria che ha sede a Viagrande, con la collaborazione della Samot Catania Ets.
Dare un’adeguata assistenza a pazienti che vivono una condizione acuta e terminale della malattia è una esigenza particolarmente avvertita dai familiari. Alleviare le sofferenze e preservare la dignità della persona sono argomenti che investono la coscienza di tutti.
«Lo scopo di queste giornate itineranti sul territorio – spiegano i promotori – è quello di dare ascolto alle esigenze di chi si trova chiamato a gestire pazienti che necessitano di cure palliative, intese come terapie di supporto volte a garantire la migliore qualità di vita possibile ma che, data l’esiguità del numero di pazienti per singolo professionista, non ha avuto modo di sviluppare una adeguata competenza».
«L’offerta di supporto formativo e pragmatico, da parte di chi svolge in maniera esclusiva cure palliative in un reparto per acuti e sul territorio con l’assistenza domiciliare, ci è sembrata la migliore soluzione per garantire, in un periodo difficile della loro vita, una giusta continuità assistenziale agli utenti».
L’iniziativa a Villa delle Favare ha avuto il patrocinio dell’amministrazione comunale di Biancavilla e la disponibilità dell’assessore Vincenzo Mignemi. Non è mancato il supporto dell’associazione Pcb Odv. L’Istituto Oncologico del Mediterraneo conta di organizzare in futuro nuovi incontri formativi su altre problematiche.
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Chiesa
Fede, riti e movenze che si ripetono da secoli: i “Tri Misteri” di Biancavilla
Per il Venerdì santo, anche una drammaturgia dello scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso

Immagini suggestive, quelle del Venerdì santo di Biancavilla. Immagini che raccontano la fede, i riti e le movenze che hanno attraversato i secoli. La processione dei “Tri Misteri” è iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, sotto l’alto patronato dell’Unesco.
Un evento storico-culturale, oltre che religioso, così denominato perché nel Seicento – quando è nato – i cittadini seguivano tre gruppi statuari. Gli altri si sono aggiunti successivamente.
In occasione delle celebrazioni del 18 aprile 2025, la manifestazione verrà sottolineata da una drammaturgia scritta dallo scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso e da corpi illuminanti e luci suggestive.
Sul sagrato della chiesa madre, le voci narranti degli attori Cinzia Maccagnano (regista dell’opera) e di Fulvio D’Angelo. La musica è affidata al violino e al violoncello. Senza svelare l’allestimento, bastano i pochi dettagli descritti dall’autore dei testi, Lazzaro Danzuso: «Esalteremo la processione con una serie di testi che rappresentano il coro di voci che attraversano i secoli e parlano di questo enorme mistero della morte e resurrezione del Cristo».
«Il progetto di valorizzazione – dice il sindaco Antonio Bonanno – nasce dall’esigenza di promuovere un momento alto di riflessione e bellezza. Attorno a queste manifestazioni – la Via Crucis, I Tri Misteri e A’ Paci della Domenica di Pasqua – si può anche immaginare di promuovere un turismo esperienziale aperto ai visitatori».
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