Connettiti con

Politica

Grazia e Francesca, due mamme avvocato nella giunta Glorioso

Pubblicato

il

di Vittorio Fiorenza

Entrambe mamme, entrambe avvocato, entrambe avvicinatesi alla politica in punta di piedi. Grazia Ventura e Francesca Grigorio sono le due nuove componenti della giunta comunale. Sostituiscono Rosanna Bonanno e Gianluigi D’Asero, nell’ambito di un turnover deciso tra le forze politiche che sostengono la coalizione del sindaco Glorioso.

La prima, eletta nella lista “Biancavilla nel cuore”, poi confluita nel gruppo “CittAttiva”, conserverà anche il suo ruolo di consigliere comunale. La seconda, candidata e non eletta per l’assemblea cittadina, è espressione della lista autonomista “Volare per Biancavilla” e fa riferimento al consigliere Giuseppe Pappalardo.

Ai lettori di Biancavilla Oggi, le due nuove assessore, in uno stile e con un linguaggio inediti (a conferma della loro “estraneità” ai rituali classici della politica), si presentano così.

grazia-ventura

Grazia Ventura

Grazia Ventura: «Su di me non c’è molto da dire. Sono figlia di un muratore e di una casalinga. Sono la primogenita di quattro figli. Sono felicemente sposata e mamma di due bimbi gemelli di 8 anni. Faccio l’avvocato da 15 anni. Prediligo il ramo civile, soprattutto le questioni che vertono sul diritto di famiglia). Dopo la laurea ho anche insegnato diritto del lavoro, ma l’insegnamento non mi appagava. Sul piano politico non ho un lungo trascorso in questo ambiente. Mi sono sempre tenuta fuori, ma quando l’anno scorso, in occasione delle elezioni Amministrative di Biancavilla, mi hanno proposto di mettermi in gioco, mi sono detta: “Perché no?”. Le cose non cambiano da sole, se crediamo in qualcosa dobbiamo attivarci in prima linea, quindi ho accettato la sfida. So che è una strada in salita, ma voglio provarci».

francesca-grigorio

Francesca Grigorio

Francesca Grigorio: «Dall’adolescenza fino alla laurea ho seguito una sola passione: l’atletica leggera. Vent’anni di carriera da fondista: correvo i 5.000 m e i 10.000 m. L’ultima gara è stata nel 2006 a Torino, finale dei Campionati Italiani, dove mi sono cimentata nella gara dei 3000 siepi (la prima in Sicilia ad esordire in questa specialità). Sono sposata, ho un figlio di 5 anni, mi dedico a tempo pieno alla mia professione di avvocato e di agente Fifa (anche in questo caso, unica procuratrice di calciatori donna in Sicilia). La passione per la politica l’ho coltivata negli anni, rimanendo dietro le quinte e lavorando con il gruppo. Mi sono candidata alle ultime Amministrative con la voglia di mettermi in gioco. Oggi la nomina di assessore. Non sarà semplice ma è anche vero che proprio in questi casi esce fuori quanto di meglio e di positivo c’è in noi. Con umiltà prometto a me stessa e a chi si aspetta da me… di onorare al meglio l’incarico».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Politica

Biancavilla 2023, quei ragazzi di destra che hanno ribaltato la storia politica

Tre generazioni, uno scatto fotografico: dal Fronte della gioventù ad Azione Giovani fino ad Atreju

Pubblicato

il

C’è uno scatto fotografico – in questa competizione elettorale di Biancavilla finita con il trionfo di Antonio Bonanno – che più di ogni altro racconta la svolta epocale dell’80%. È quello che vede, sul palco di piazza Roma, durante l’ultimo comizio, Vincenzo Giardina e Vincenzo Randazzo con al centro Bonanno. È uno scatto, fatto casualmente tra decine di tanti altri. Ma ha la capacità di riassumere una storia che parte da lontano. Lì ci sono tre generazioni di militanti della destra biancavillese, formatasi e cresciuta in quel luogo politico che era la “sezione”.

Tre generazioni che hanno mosso i primi passi nelle organizzazioni giovanili, dal Fronte della gioventù ad Azione Giovani, dalla Giovane Italia ad Atreju (stessa realtà in cui si è formata Giorgia Meloni). Un’evoluzione che dal Movimento Sociale Italiano, passando per Alleanza Nazionale e il Popolo delle libertà, arriva a Fratelli d’Italia. Dalla “fiamma” di Giorgio Almirante alla fiaccolata per Paolo Borsellino. Da forza emarginata a guida del governo, dell’Italia e di Biancavilla.

Il tabù storico era stato frantumato già nel 2003 da Mario Cantarella: primo sindaco di destra nella Biancavilla repubblicana (con Andrea Ingiulla tra gli assessori!). Ma è Antonio Bonanno a portare il partito su vette inesplorate: primo sindaco di destra a conquistare il doppio mandato e (in assoluto) ad avere ottenuto 8 preferenze ogni 10, con una coalizione che per la prima volta vede i centristi trainati perché usciti malconci dalle urne.

In questa percentuale è inclusa una sostanziosa dose di demeriti, inadeguatezze, incapacità, assenze degli avversari. Così, di converso, è la sinistra biancavillese che sprofonda nel più basso dei risultati di consenso e di rappresentanza dall’epoca risorgimentale ad oggi. Un cataclisma da far tremare il cuore della storia. Sarebbe una banalità cosmica attribuire la responsabilità ad Ingiulla o alle “otto liste contro una“: ne parleremo in un articolo a parte.

Torniamo, quindi, alla foto con Randazzo e Giardina assieme al sindaco. Abbiamo conosciuto il primo nell’era dell’amministrazione Manna (dal 1994 al 2003). Lui era il maggiore oppositore: sapeva leggere le carte, le studiava, attaccava in Consiglio con argomentazioni accurate e citazioni auliche. Esponente di An, ma la scuola era quella del Msi. Lo ascoltavano tutti con attenzione dai banchi dell’allora maggioranza. Rappresentava la destra, praticamente in solitaria. Mai avrebbe potuto pensare allora – stagione in cui Manna era dipinto sui manifesti come “l’imperatore di Biancavilla” per il suo strapotere – che venticinque anni dopo sarebbe diventato assessore con una destra che ha ribaltato e riscritto la storia politica di questa città, ormai ampiamente “ex” roccaforte rossa.

A Giardina, invece, lo ricordiamo, sempre nell’era Manna e degli inossidabili diessini (i Democratici di sinistra), militante sbarbatello di Azione Giovani. Era stato portato nella sezione di via Vittorio Emanuele (tappezzata con manifesti ruggenti e le foto di Almirante a Biancavilla) da Placido Sangiorgio, quando presidente dell’organizzazione era Enrico Indelicato. Tra gli altri militanti, Sergio Atanasio, Gianmarco Rapisarda, Nino Lavenia, Rino Mauceri, Francesco Cantarella (per citarne alcuni). Un gruppo affiatato che si divertiva a fare opposizione con il classico volantino e pure con un giornalino, “Zoom, Obiettivo Biancavilla”, distribuito in 400 copie.

Non c’era ancora Antonio Bonanno. Troppo piccolo: frequentava le elementari. Ma dell’organizzazione giovanile della destra, l’attuale sindaco vanterà poi una scalata che, da Biancavilla, lo porterà a capo del coordinamento provinciale di Catania, proprio su nomina di Giorgia Meloni. Attorno a lui, un gruppo rimasto sempre legato, nelle vittorie e nelle sconfitte: Dino Caporlingua, Salvo Pulvirenti e Mauro Mursia, Angelo D’Urso e Alberto Papotto, Antonio Fiorello e Salvo Bonaccorsi… Gli stessi di sempre: un’autentica comunità politica.

Una comunità consapevole delle proprie radici, ma non assimilabile a cliché ideologici ed inutili nostalgismi: mai uno scivolone, tale da animare lo spettro del pericolo “fascista” a Biancavilla. Piuttosto, quella rappresentazione generazionale in foto ha dimostrato senso delle istituzioni e piena maturazione.

Non è casuale, forse, se alla fine del comizio, scesi dal palco, quei tre “ragazzi di destra”, diventati classe dirigente e di governo, siano stati riconosciuti dal loro mentore comune come gli eredi di quella storia che parte da lontano. «Adesso posso ritirarmi, sicuro di lasciare il testimone in buone mani», ha detto in sostanza Mario Cantarella. Parole che racchiudono l’essenza di una comunità politica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere

I più letti

Nel rispetto dei lettori e a garanzia della propria indipendenza, questa testata giornalistica non chiede e rifiuta finanziamenti, contributi, sponsorizzazioni, patrocini onerosi da parte del Comune di Biancavilla, di forze politiche e soggetti locali con ruoli di rappresentanza istituzionale o ad essi riconducibili.