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In città

Sipario su San Placido senza “sparo” Il precedente per la guerra in Iraq

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di Vittorio Fiorenza

Sicuramente va annotato negli annali: l’edizione 2014 dei festeggiamenti patronali senza il tradizionale “sparo” di mezzanotte. L’unico precedente, a memoria degli appassionati di tradizioni religiose locali, era accaduto ad inizio degli anni ‘90. Ma mentre ventiquattro anni fa la cancellazione dell’evento fu dettata dalla crisi tra Iraq e Kuwait e dall’impatto emotivo avuto con la prima guerra in diretta tv, quest’anno la motivazione va ricercata nelle minori risorse a disposizione del Comune.

Così, la chiusura dei festeggiamenti per San Placido di quest’anno è avvenuta in anticipo: non a mezzanotte con lo spettacolo pirotecnico in piazza Sgriccio, ma appena il fercolo è rientrato in basilica.

Fatto salvo lo spettacolo piromusicale di piazza Roma, lo “sparo” di San Placido è stato abolito dal programma degli eventi, allestiti dall’amministrazione comunale. La spending review ha imposto una sforbiciata al budget messo a disposizione dal Comune: -40% rispetto allo scorso anno. La somma stanziata è stata di 60mila euro, comprensiva delle manifestazioni per Maria Santissima dell’Elemosina e per San Placido, di tutti gli spettacoli collaterali (a cominciare dal concerto di Deborah Iurato, la sera del 5 ottobre) e anche della “Notte bianca”.

Da qui, la scelta della giunta Glorioso di rinunciare ad uno dei momenti più attesi e partecipati dai biancavillesi, che, accompagnato il fercolo in basilica, si dirigevano in piazza Sgriccio per assistere ai fuochi pirotecnici. Uno spettacolo che, quasi come un rituale collettivo, veniva letteralmente misurato a ritmo delle lancette dell’orologio. Non solo la durata, ma anche la qualità e la novità degli effetti pirotecnici determinavano l’indice di gradimento sull’impegno dell’amministrazione comunale nei confronti delle festività dei santi patroni.

Sul “gradimento” della scelta dell’amministrazione Glorioso a non effettuare lo “sparo”, i biancavillesi si sono divisi (e anche su Facebook il dibattito è stato molto partecipato) tra i “comprensivi” delle ragioni di risparmio delle risorse pubbliche e gli “irriducibili” difensori della tradizione. In questa ottica, in tanti hanno contestato, per esempio, l’entità di altri capitoli di spesa che si potevano evitare o ridurre, magari per salvare lo spettacolo di piazza Sgriccio: 14mila euro per il concerto di una cantante agli esordi, seppure vincitrice del talent show “Amici” di Maria De Filippi, oppure gli 11mila euro stanziati per le riprese televisive.

Un dibattito tra pro e contro che probabilmente non arriverà mai ad una conclusione condivisa e definitiva. Se l’abolizione dello “sparo” è stata occasionale (come ad inizio anni ’90 a causa di Saddam Hussein) o si rivelerà definitiva, bisognerà attendere l’appuntamento delle festività del 2015 per la verifica e nuovo dibattito è rimandato al 2015.

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In città

Cure palliative e dignità del paziente: incontro per i medici di Biancavilla

Iniziativa promossa dall’Istituto Oncologico del Mediterraneo, in collaborazione con Samot Ets

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Anche a Biancavilla ha fatto tappa l’iniziativa formativa dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo sulle cure palliative rivolta prevalentemente a medici di medicina generale, psicologi e farmacisti. Categorie professionali chiamate a Villa delle Favare in due giornate dal personale medico delle Cure Palliative della struttura sanitaria che ha sede a Viagrande, con la collaborazione della Samot Catania Ets.

Dare un’adeguata assistenza a pazienti che vivono una condizione acuta e terminale della malattia è una esigenza particolarmente avvertita dai familiari. Alleviare le sofferenze e preservare la dignità della persona sono argomenti che investono la coscienza di tutti.

«Lo scopo di queste giornate itineranti sul territorio – spiegano i promotori – è quello di dare ascolto alle esigenze di chi si trova chiamato a gestire pazienti che necessitano di cure palliative, intese come terapie di supporto volte a garantire la migliore qualità di vita possibile ma che, data l’esiguità del numero di pazienti per singolo professionista, non ha avuto modo di sviluppare una adeguata competenza».

«L’offerta di supporto formativo e pragmatico, da parte di chi svolge in maniera esclusiva cure palliative in un reparto per acuti e sul territorio con l’assistenza domiciliare, ci è sembrata la migliore soluzione per garantire, in un periodo difficile della loro vita, una giusta continuità assistenziale agli utenti».

L’iniziativa a Villa delle Favare ha avuto il patrocinio dell’amministrazione comunale di Biancavilla e la disponibilità dell’assessore Vincenzo Mignemi. Non è mancato il supporto dell’associazione Pcb Odv. L’Istituto Oncologico del Mediterraneo conta di organizzare in futuro nuovi incontri formativi su altre problematiche.

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Chiesa

Fede, riti e movenze che si ripetono da secoli: i “Tri Misteri” di Biancavilla

Per il Venerdì santo, anche una drammaturgia dello scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso

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Immagini suggestive, quelle del Venerdì santo di Biancavilla. Immagini che raccontano la fede, i riti e le movenze che hanno attraversato i secoli. La processione dei “Tri Misteri” è iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, sotto l’alto patronato dell’Unesco. 

Un evento storico-culturale, oltre che religioso, così denominato perché nel Seicento – quando è nato – i cittadini seguivano tre gruppi statuari. Gli altri si sono aggiunti successivamente.

In occasione delle celebrazioni del 18 aprile 2025, la manifestazione verrà sottolineata da una drammaturgia scritta dallo scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso e da corpi illuminanti e luci suggestive. 

Sul sagrato della chiesa madre, le voci narranti degli attori Cinzia Maccagnano (regista dell’opera) e di Fulvio D’Angelo. La musica è affidata al violino e al violoncello. Senza svelare l’allestimento, bastano i pochi dettagli descritti dall’autore dei testi, Lazzaro Danzuso: «Esalteremo la processione con una serie di testi che rappresentano il coro di voci che attraversano i secoli e parlano di questo enorme mistero della morte e resurrezione del Cristo». 

«Il progetto di valorizzazione – dice il sindaco Antonio Bonanno – nasce dall’esigenza di promuovere un momento alto di riflessione e bellezza. Attorno a queste manifestazioni – la Via Crucis, I Tri Misteri e A’ Paci della Domenica di Pasqua – si può anche immaginare di promuovere un turismo esperienziale aperto ai visitatori».

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DOSSIER MAFIA

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Registrazione al Tribunale di Catania n. 25/2016
Iscrizione al Roc n. 36315
Direttore responsabile: Vittorio Fiorenza

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