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Amianto, non solo mesoteliomi: in eccesso infarti e cardiopatie

Che la fluoroedenite, presente nel territorio di Biancavilla, sia causa (in quanto assimilabile all’amianto) di decessi per mesotelioma alla pleura è cosa nota: 49 morti dal 1988 ad oggi. Che questo minerale –identificato dal prof. Antonio Gianfagna dell’università “La Sapienza” e classificato per la prima volta nel 2001 a livello internazionale– influisca pure su altre patologie è, però, una nuova, drammatica ipotesi, su cui gli esperti chiedono verifiche approfondite.
Ad avanzarla è il rapporto “Sentieri”, uno studio epidemiologico nelle località esposte ad inquinamento, coordinato su base nazionale dall’Istituto Superiore di Sanità e finanziato dal ministero della Salute. Nelle 174 pagine del dossier, Biancavilla è presente in ampi paragrafi.
Approfondito il quadro delle patologie ricorrenti nella popolazione locale: «Le cause di morte che presentano eccessi in entrambi i generi sono il mesotelioma pleurico e le malattie del sistema circolatorio nel loro complesso, in particolare l’infarto e le cardiopatie ischemiche. Tra gli uomini si osservano eccessi di mortalità anche per malattie cerebrovascolari. Tra le donne si osservano eccessi anche per malattia ipertensiva».
Una tendenza confermata anche dalle cartelle cliniche: «Le diagnosi che presentano eccessi tra le persone ricoverate sono le stesse in entrambi i generi: il tumore maligno della pleura, lo scompenso cardiaco e le malattie respiratorie nel loro complesso, in particolare le broncopneumopatie croniche e le pneumoconiosi».
Drammatica ipotesi
Ma perché questo quadro? Perché questa mortalità fuori dalla media a Biancavilla, città già segnata da «una piccola epidemia di tumori pleurici», come la definì il prof. Pietro Comba dell’Istituto Superiore di Sanità?
Il rapporto scientifico avanza una possibile correlazione con la fluoroedenite, che quindi avrebbe non solo conseguenze cancerogene sulla membrana di rivestimento dei polmoni, ma anche effetti non tumorali, comunque non meno gravi, sulla salute pubblica. Ipotesi scientifiche che, se confermate, ridisegnerebbero l’identikit della fluoroedenite: un minerale-killer, forse, più spietato di come finora conosciuto.
Caso da studiare
Da qui, le conclusioni del dossier: «Si raccomanda l’approfondimento dello stato di salute della popolazione anche con studi analitici, in particolare per la ricerca di placche pleuriche o fibrosi polmonare. Si auspica l’approfondimento del quadro respiratorio nell’ipotesi, resa sostenibile dai riscontri di questa rilevazione e dagli studi precedenti, di effetti non neoplastici della fluoroedenite analoghi a quelli dell’esposizione ad amianto di tipo classico, in particolare sulla sua azione fibrogena sul polmone. Sono ignoti inoltre gli eventuali altri effetti di questa fibra a carico di altri apparati, come quello cardiocircolatorio».
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Operai muniti di motosega in piazza Falcone-Borsellino: tagliati gli alberi
Lavori in corso a “Spartiviale”: prosegue la riqualificazione dell’intero quartiere sud di Biancavilla

Gli alberi di pino presenti in piazza Falcone-Borsellino di Biancavilla sono stati abbattuti. Tagliati del tutto. Operai, minuti di motosega, al lavoro nell’area vicina alla chiesa Santissimo Salvatore. Un intervento radicale che cambia la fisionomia della piazza e che ha suscitato perplessità in quanti sono passati da viale Europa.
È noto che i pini non siano adatti alle aree urbane, a causa della loro mole e delle radici che, con il tempo, rovinano la pavimentazione o creano deformazioni del manto stradale. Ecco perché verranno sostituiti con alberi più adeguati al luogo.
I lavori in corso si inseriscono nell’ambito del più articolato progetto di riqualificazione dell’interno quartiere di Spartiviale. Non soltanto la piazza intitolata ai due magistrati antimafia. Anche lo stesso viale Europa, così come via Filippo Turati, la strade limitrofe, lo spazio in cui si svolge la fiera settimanale e via Belvedere sono interessati agli interventi.
A quasi 2 milioni di euro ammontano i finanziamenti. Opere che cambieranno l’aspetto dell’area sua di Biancavilla. I lavori riguarderanno strade, marciapiedi e nuove attrezzature di svago per i bambini. Saranno piantati nuovi alberi e verrà migliorato il sistema di captazione delle acque.
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L’Etna dà spettacolo, ma attenzione: soccorsi in territorio di Biancavilla
Nonostante l’ordinanza del sindaco Antonio Bonanno, visitatori improvvisati nella zona sommitale

La colata di lava che sta “rigando” i fianchi dell’Etna attira sulla parte sommitale del Vulcano molti curiosi che vogliono ammirare da vicino uno spettacolo unico. Accade nonostante i divieti. Il rischio di incidenti è alto.
In località monte Denza, in territorio di Biancavilla, un uomo ha riportato un infortunio ad una caviglia, impendendo di proseguire. È scattato così l’intervento del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi. In meno di mezz’ora i militari hanno raggiunto il malcapitato, che presentava alcuni principi di ipotermia e lamentava un forte dolore. I soccorritori hanno posizionato l’infortunato sulla barella speciale per il trasporto a mezzo motoslitta. Raggiunto il cancello della pista Altomontana “Filiciusa-Milia”, l’uomo è stato affidato alle cure degli operatori sanitari del 118 intervenuti in ambulanza, che hanno provveduto successivamente a condurlo in ospedale.
Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha firmato un’ordinanza per impedire che visitatori improvvisati si avventurino in luoghi che in questo momento presentino condizioni ad alto rischio.
«Gli esperti – spiega Bonanno – ci informano del rischio di esplosioni idro-magmatiche provocate dall’interazione tra colata lavica e neve. Frammenti di lava incandescente possono raggiungere curiosi ed escursionisti sprovveduti, con conseguenze che è facile immaginare. Va bene, quindi, ammirare lo spettacolo ma la sicurezza viene prima di ogni altra cosa».
Certo è che anche dal versante di Biancavilla, la colata offre una visuale spettacolare. La foto che pubblichiamo qui a seguire è stata scattata proprio da un nostro lettore, Placido Recupero, appassionato di fotografia, al punto che la sua Reflex è diventata la sua compagna di viaggio. «Grazie alla fotografia – ci dice – riesco a condividere con gli altri momenti ed emozioni uniche che rimangono immortalate per sempre». L’immagine dell’Etna innevato con l’eruzione e la linea di fuoco ne è un esempio.

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