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Roberto Rapisarda torna in Africa per aiutare i bambini lebbrosi e Frankie

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Roberto Rapisarda, comandante della stazione dei carabinieri di Biancavilla, torna in Africa per una missione di volontariato. Lo fa attraverso l’associazione “Amici delle Missioni Sicilia” per contribuire all’ampliamento di un lebbrosario. Il maresciallo, il cui impegno umanitario è stato già evidenziato da Biancavilla Oggi, si rivolge ai nostri lettori perché possano sostenere il progetto.

La partenza è fissata nella seconda metà di marzo e la destinazione è la Guinea-Bissau per aiutare uno tra i popoli più poveri al mondo. Rapisarda unitamente ad alcuni amici medici, infermieri, tecnici e missionari soci dell’Associazione “Amici delle Missioni Sicilia” presieduta dal pediatra Enrico Ferro di Ramacca, darà il suo contributo fattivo alla Missione Cattolica delle suore Adoratrici del Santissimo Sangue di Cristo, che opera da molti anni in quel territorio per la costruzione di scuole, infermerie, ospedali, pozzi, ma anche adozioni a distanza di bambini, insegnanti, infermieri, medici e sostegno degli studenti più meritevoli, ma soprattutto per portare il Vangelo nei villaggi più isolati.

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I fondi necessari per la realizzazione dei progetti provengo dalle donazioni di singole persone, scuole, parrocchie, ospedali, associazioni e da chiunque voglia contribuire in qualsiasi misura al sostegno di questo paese africano che si ripete è tra i più poveri al mondo, con reddito pari a zero e il cui suolo e sottosuolo non offre ricchezze appetibili per i paesi cosiddetti “ricchi”.

Quest’anno l’Associazione “Amici delle Missioni Sicilia” della quale il maresciallo fa parte, è particolarmente impegnata nel completamento di un padiglione presso il lebbrosario di Cumura per ospitare e curare adulti e bambini colpiti dalla lebbra e poi disconosciuti e respinti dalla società e dalle famiglie perché non saranno mai più autosufficienti. «Il lebbrosario, una volta completato, rappresenterebbe –viene sottolineato– un vero dono di Dio per quei fratelli sofferenti».

La storia di Frankie

Rapisarda sottolinea che l’impegno sarà esteso anche ad un altro progetto. «Nei giorni scorsi –dice il comandante a Biancavilla Oggi– ho ricevuto un messaggio dal biancavillese Padre Salvatore Ricceri, il quale mi ha chiesto di mettermi in contatto con il suo amico, il prof. Rosario Cantarella di Biancavilla e la moglie, per una raccolta fondi in aiutare ad un ragazzo gravemente ammalato.  Frankie è un ragazzo di 12 anni della tribù masai del villaggio di Kitanewa (in Tanzania). All’età di 9 anni, mentre giocava con altri bambini, è caduto da un albero procurandosi una grave lesione alla colonna vertebrale».

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«I suoi familiari –racconta ancora Rapisarda– non rendendosi conto di quello che era successo e non avendo i mezzi per portarlo in ospedale, hanno provato a guarirlo portandolo da uno stregone, somministrando le medicine tradizionali. Non avendo avuto nessun miglioramento lo hanno semplicemente lasciato abbandonato nella sua capanna, aspettando che guarisse da solo o morisse. Dopo circa sei mesi lo ha trovato padre Salvatore già con le piaghe da decubito. Frankie non aveva molte possibilità di vivere a lungo».

«Padre Salvatore lo ha portato all’ospedale per curare le piaghe e per sottoporlo a vari esami per sapere se c’erano possibilità di guarigione. Nel piccolo ospedale di Iringa non gli hanno dato speranze. Dopo circa tre anni, finalmente, un mese fa, Frankie ha potuto affrontare il viaggio di 12 ore in macchina che lo ha portato fino all’ospedale di Dar es Salaam, dove, sottoposto ad esami più sofisticati, i dottori gli hanno dato una speranza di guarigione».

L’appello ad aprire i cuori

L’invito di Rapisarda e Cantarella è quello di «aprire il cuore alla sofferenza altrui, donando nella misura in cui ci è possibile». L’invito è rivolto all’amministrazione comunale, alle associazioni, ai commercianti, alle famiglie, alle scuole e ad ogni cittadino di Biancavilla per rendere possibile questi due progetti che allieveranno le sofferenze di Frankie e di tanti bambini affetti dalla lebbra.

«Nei miei viaggi in Africa –dice Rapisarda– mi sono soffermato a guardare gli occhi dei bambini, profondi ed acuti, occhi ove ci si perde dentro. Occhi di bambini che sanno già giudicarti, che nascondono anche storie di inenarrabile solitudine e violenza, ma che grazie all’amore dei Missionari, risplendono di immensa ed infinita gioia».

«Quei bambini –continua Rapisarda– danno importanza ad ogni piccola cosa e, sebbene siano consapevoli della loro povertà, trovano un milione di motivi per sorridere. In africa ho imparato a guardare il mondo con gli occhi dei bambini africani, che ora porto sempre nel mio cuore, perché cosi riesco ad apprezzare meglio il mondo».

Per informazioni sui progetti è possibile rivolgersi entro la data del 10 marzo 2017 al dott. Rapisarda alla mail: robertorapisarda66@gmail.com o al prof. Cantarella alla mail: rossdani@alice.it

RIFERIMENTI BANCARI PER LE DONAZIONI

Associazione ONLUS “Amici delle Missioni Sicilia”

via Manzoni 8 – 95040 Ramacca (CT) – Cod. Fisc. 91026200872

  • Conto Bancario: 1031868602 Cod. Iban: IT67 U 05036 84150 CC10 318 68602 Cod.Bic: POPRIT31103
  • Conto Postale: 1019940715 Cod. Iban: IT47 T076 0116 9000 0101 9940 715 Cod.Bic: BPPIITRRXXX

Padre Salvatore Ricceri

  • Conto Corrente Bancario IBAN: IT95 I 0200832974 001215132305

Biancavilla Oggi sostiene la missione di volontariato umanitario ed invita i propri lettori a dare un contributo

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1 Commento

1 Commento

  1. Antonio

    24 Febbraio 2017 at 12:34

    Esprimo il mio plauso al Maresciallo Roberto Rapisarda per quello che ha fatto e continua a fare a favore della popolazione bisognosa della Guinea Bissau (Africa). Un uomo che dona se stesso altri. nonostante il ruolo e l’impegno non indifferente di guidare la Stazione dei Carabinieri di Biancavilla.

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Lions Club e Accademia Universitaria discutono di “violenza di genere”

A Villa delle Favare l’intervento della penalista Floriana D’Amico e la testimonianza di Vera Squatrito

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Il Lions Club Adrano Bronte Biancavilla ha affrontato, a Villa delle Favare, il tema della violenza, in collaborazione con l’Accademia Universitaria Biancavillese. È intervenuta Floriana D’Amico, penalista del Foro di Catania, che ha approfondito il nuovo ordinamento di legge sul “codice rosso”. L’avvocata ha esortato e sottolineato il dovere della denuncia in casi di episodi di violenza e maltrattamenti.

L’incontro ha ospitato anche la testimonianza di Vera Squatrito, mamma di Giordana Di Stefano, uccisa dal suo compagno nel 2015, a soli 20 anni. Un intervento, il suo, che ha suscitato grande commozione.

Interventi introdotti da Graziella Portale, presidente del Lions, e Rosa Lanza, presidente dell’Accademia, e moderati da Margherita Costa, referente del club per il tema “Stop agli abusi, stop al silenzio”.  

Durante l’incontro, il referente Lions delle attività di servizio dell’area catanese, Salvuccio Furnari, ha fatto distribuire degli opuscoli progettati dal Distretto Lions Sicilia per la prevenzione della violenza di genere e per un’azione di informazione e formazione verso la cultura del rispetto. L’appuntamento a Villa delle Favara si è concluso con la lettura di una poesia di Alda Merini, forte e toccante: “Il mio trafugamento di madre”.

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