Cronaca
Non era all’estero ma a Biancavilla: sfuggito al blitz, ora in manette
Non era all’estero, ma nascosto in un’abitazione di Biancavilla. Si chiude il cerchio su Salvatore Gioco, l’unico latitante dell’operazione “Garden”, condotta dalla Squadra mobile di Catania e dal commissariato di polizia di Adrano.
Salvatore Gioco, 24 anni, fratello di Nicola, ucciso in via Pistoia lo scorso gennaio, nonché nipote di Alfredo Maglia, assassinato l’anno scorso ad Adrano, è finito in manette nel pomeriggio di ieri, in quanto destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania.
Poco più di un mese fa, l’operazione che ha portato al blitz per associazione a delinquere di stampo mafioso della cosca di Biancavilla. Operazione durante la quale Salvatore Gioco si era reso irreperibile.
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Cronaca
La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri
Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio
I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.
In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.
Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.
Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.
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