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Al via il concorso per l’assunzione di 4 agenti di polizia locale a Biancavilla

La procedura consentirà di mettere in organico personale a tempo indeterminato per 32 ore

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© Foto Biancavilla Oggi

L’amministrazione comunale di Biancavilla avvia la procedura concorsuale per la messa a bando di 4 posti di Agente di Polizia locale (part-time a 32 ore a tempo indeterminato). Si tratta di un concorso pubblico per titoli ed esami. L’avviso e lo schema di domanda sono pubblicati integralmente sull’albo Pretorio del Comune e, dal 29 luglio, sul sito istituzionale dell’Ente.

È possibile presentare la domanda di partecipazione dal giorno successivo alla pubblicazione del bando sulla Gazzetta della Regione Siciliana prevista per il 29 luglio 2022.

«Si approda finalmente alla fase concorsuale – spiega il sindaco Antonio Bonanno – per la copertura di 4 posti di agenti di polizia locale. In questi anni il personale a disposizione del Corpo di Polizia municipale si è via via ridotto con il pensionamento di molti addetti. Ciò ha reso ardua anche la copertura dei turni. Nel frattempo, per tutte le pubbliche amministrazioni sono aumentati i servizi a tutela della sicurezza urbana. Oltre al presidio della viabilità, infatti, gli agenti di Polizia locale sono impegnati in molti altri servizi».

Si tratta di un primo passo, a cui ne seguiranno altri per diversi uffici comunali. «Il personale –sottolinea ancora Bonanno– è essenziale se si vuole assicurare una migliore gestione del territorio e garantire ai cittadini servizi migliori. Con la Polizia locale si apre una stagione concorsuale per il Comune di Biancavilla che interesserà anche tecnici, ingegneri e personale amministrativo».

 Il bando del concorso è pubblicato nell’Albo Pretorio online. Dal 29 luglio sarà pubblicato anche nel sito istituzionale del Comune di Biancavilla. Importante: la domanda di partecipazione può essere presentata a partire dal giorno dopo la pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale – 4aSerie speciale Concorsi ed esami.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

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Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

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