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Dai social media all’e-commerce: a Biancavilla laboratori per 100 giovani

Al via l’iniziativa “FixLab”, promossa dal Comune e dall’Irssat: borse di studio per il 10% dei partecipanti

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FixLab avvia i laboratori professionalizzanti destinati ai giovani. I percorsi formativi hanno l’obiettivo di mettere in relazione i giovani – studenti e non – con il mondo del lavoro. L’iniziativa coinvolge un centinaio di giovani del territorio ed è promossa dal Comune di Biancavilla in collaborazione con Irssat e Irssat Young Onlus. Il 10% dei partecipanti sarà premiato con borse lavoro di 700 euro circa al mese per 4 mesi.

Alla presenza di decine di studenti iscritti ai corsi, i promotori di FixLab hanno tenuto incontri in due scuole di Biancavilla, l’Ipsia e l’Itt. Il primo ospiterà i corsi di “Culture digitali – Grafica e Stampa 3D” e “Riparazione elettrodomestici”. Nel secondo istituto, dal 15 si terranno le lezioni su “E-Commerce e social media”.

Presenti all’incontro l’assessore comunale Luigi D’Asero, il responsabile del progetto Alfio Santangelo, i presidenti di Irssat e Irssat Young, Giuseppe Lo Bianco e Manuela Cannistraci. Con loro, le due dirigenti scolastiche Giusi Morsellino e Fiorella Baldo e le docenti responsabili delle sedi di Biancavilla, Giuseppina Pulvirenti e Valeria Calabrò.

Primo passo per il mondo del lavoro

«I laboratori – spiega l’assessore D’Asero – coinvolgono un centinaio di giovani del territorio. Si caratterizzano non solo per un forte orientamento applicativo ma anche per la presenza in aula di docenti specializzati e affermati professionisti del settore».

«L’augurio di tutti noi – sottolinea Giuseppe Lo Bianco – è che grazie a questi laboratori i giovani affinino le proprie conoscenze e diano vita a un’impresa che possa garantire loro un lavoro. A maggio partiranno altri corsi che riguardano il riciclo creativo e le riparazioni sartoriali».

«Grazie all’impegno del sindaco di Biancavilla, dei docenti, dei dirigenti scolastici, dell’Ipsia e dell’Itt di Biancavilla e della comunità “Sentiero speranza” – spiega Manuela Cannistraci – si sono poste le basi per una collaborazione reale e duratura tra questi soggetti con Irssat e Irssat Young. Questa prima fase del progetto ha visto una grande partecipazione dei giovani, le richieste infatti hanno superato i numeri previsti e alcuni di loro si sono addirittura iscritti a più corsi. La loro partecipazione ci dà un’ulteriore spinta a continuare su questa strada».

Apprezzamenti sull’iniziativa che coinvolge i giovani del territorio sono stati espressi dai rappresentanti scolastici che hanno aderito al progetto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

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Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

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