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Una fontana, più verde, meno cemento: così sarà la nuova piazza Sgriccio

Ok a progetto da 100mila euro, altri due interventi previsti sull’illuminazione della Milia e di Montalto

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© Foto Biancavilla Oggi

Nella centrale Piazza Sgriccio di Biancavilla sorgerà una fontana. Il via libera alla realizzazione è stato dato dalla giunta comunale che ha approvato la delibera. Allo stesso tempo approvati pure altri due progetti sulla pubblica illuminazione nella zona Vigne delle contrade Milìa e Montalto. Si tratta di 3 interventi per un importo complessivo di 360 mila euro (100 per Piazza Sgriccio e 130 ciascuno per le altre due opere) interamente finanziati dal Ministero dell’Interno.

Per Piazza Sgriccio si tratta di un’opera di riqualificazione dell’area a verde: saranno eliminate le strutture in cemento come la pensilina.

«È un’opera di riqualificazione assai importante – sottolinea il sindaco Antonio Bonanno – che eliminerà la bruttura dell’aiuola centrale per fare spazio a una fontana. La piazzetta sarà decorata e sarà, sotto il piano estetico, un gradevole biglietto da visita per tutta la città. I lavori inizieranno entro il 30 settembre. Gli altri due progetti riguardano l’illuminazione delle Vigne di Biancavilla, un’area di recente valorizzata con la riqualificazione della Casermetta di Piano Mirìo e la realizzazione della cosiddetta “Salita Pantani”. Entro il 15 settembre l’inizio dei lavori».

Soddisfazione è stata espressa dagli assessori ai Lavori pubblici, Nino Finocchiaro, e al Decoro urbano, Giorgia Pennisi.

«Con questi interventi – spiega il vice sindaco Finocchiaro – offriamo una immagine ancor più moderna della nostra città. E lo facciamo senza che le casse del Comune ne risentano. Si tratta, infatti, di finanziamenti nazionali. Ancora una volta una serie di finanziamenti intercettati grazie ad un sapiente lavoro di squadra».

«Proprio nell’area di Piazza Sgriccio – osserva l’assessore Pennisi – sarà realizzato uno dei due parchi giochi inclusivi, l’altro è nella zona Solaris. Siamo impegnati a favorire la realizzazione di opere che garantiscano l’aggregazione sociale e di conseguenza migliorino la qualità della vita dei nostri cittadini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Giovanni

    1 Settembre 2021 at 1:28

    Pensate anche alle strade colabrodo

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Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

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Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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