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Ospedale da inaugurare, Forza Italia: «Annunci fantomatici di Glorioso»

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«Esprimiamo amarezza e forte dissenso verso i continui annunci (puntualmente smentiti dai fatti) e le false promesse dell’amministrazione Glorioso. L’apertura del nuovo ospedale –ormai è chiaro a tutti– non dipende dalla volontà dell’amministrazione Glorioso. Ad avvalorare tale tesi sono stati i continui annunci di una fantomatica apertura che si sono susseguiti in questi anni ma che mai si sono concretizzati».

È quanto scrive in un comunicato stampa il gruppo consiliare di Forza Italia di Biancavilla, in riferimento all’apertura del nuovo plesso ospedaliero “Maria Santissima Addolorata”, la cui inaugurazione annunciata decine di volte non ha ancora una certezza.

«L’unica evento a cui abbiamo assistito –scrivono i consiglieri– è un siparietto dell’amministratore Glorioso che ha dimostrato di pensare solo ad auto elogiarsi e a nascondere la realtà ai cittadini che puntualmente vengono presi in giro».

«Presi in giro più volte, non solo per la mancata apertura dell’ospedale», viene sottolineato. «Presi in giro perché secondo il primo cittadino nella aule delle scuole c’erano più di 20 gradi. Quindi il malcontento dei genitori è tutta un’invenzione? I bambini, insegnanti ed impiegati lasciati al gelo si sono inventati tutto?».

«Il sindaco –conclude la nota del gruppo consiliare– dovrebbe farsi un esame di coscienza per capire che gli annunci e gli slogan #bellabiancavilla non serviranno a mascherare un disastro amministrativo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Alba

    29 Gennaio 2017 at 10:48

    Inutile che scrivete lettere…dovreste andare tutti a casa…siete mangia pane a tradimento…siete una mangia soldi per il paese..destra sinistra e centro….altro che politica….

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Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

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Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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