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Andrea Ingiulla, candidato del Pd: sarà lui a sfidare il sindaco Antonio Bonanno

Al via la corsa per la poltrona di primo cittadino: i Dem scelgono l’avvocato di matrice socialista

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La comunicazione, arrivata nelle redazioni delle testate locali alle ore 21.11 di domenica, conferma le voci che circolano da settimane: è Andrea Ingiulla il candidato sindaco del Pd di Biancavilla.

«Il circolo del Partito Democratico di Biancavilla, all’esito di un processo democratico di
consultazione interna, mette a disposizione della città – si legge in una nota – la candidatura a sindaco dell’avvocato Andrea Ingiulla, per costruire un’alternativa seria e credibile all’attuale amministrazione comunale».

Avvocato, docente di Diritto in una scuola di Paternò, di matrice culturale socialista ma con un’esperienza amministrativa nella giunta di centrodestra di Mario Cantarella, Ingiulla da sempre si occupa di materia urbanistica. In questo ambito, ha offerto spesso, in qualità di collaboratore di Biancavilla Oggi, spunti di riflessioni ed osservazioni critiche pubblicati in queste pagine.

Fedelissimo e amico personale di Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd, Ingiulla sarà, dunque, lo sfidante del sindaco Antonio Bonanno per le Amministrative del 28-29 maggio.

«I gravi ed irrisolti problemi che affliggono la nostra città – prosegue la nota del Pd -impongono uno sforzo comune e condiviso, aperto a tutte le forze politiche, i movimenti ed i membri della società civile, che abbiano a cuore il bene della comunità biancavillese e vogliano contribuire alla costruzione di un futuro migliore per la nostra collettività».

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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